Verrà firmato domani, giovedì 12 gennaio, dalla Cei con il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale un protocollo d’intesa per aprire un corridoio umanitario con l’Etiopia destinato ai profughi provenienti da Eritrea e Somalia. Per l’iniziativa sono stati utilizzati fondi dell’8×1000.
La notizia era stata già anticipata ieri dal segretario generale della Conferenza Episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, durante la conferenza stampa di presentazione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato del prossimo 15 dicembre.
La decisione si inserisce nel progetto della Chiesa cattolica, annunciato nel novembre 2016, di aiutare, tramite Caritas Italiana e Fondazione Migrantes e insieme alla Comunità di Sant’Egidio, 500 profughi sudanesi, eritrei e somali in condizioni di particolare vulnerabilità nei campi in Etiopia.
Il modello è quello dei “corridoi umanitari”, già sperimentato dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, dalla Tavola valdese e dalla stessa Sant’Egidio, che ha consentito di accogliere negli ultimi mesi centinaia di profughi, soprattutto siriani. La Cei metterà a disposizione la cifra necessaria, a seconda dell’apporto che darà il Governo. Analoghi protocolli di intesa – informa la Comunità di Sant’Egidio – potrebbero essere siglati prossimamente con altre Conferenze Episcopali in Europa.
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CEI finanzia protocollo d'intesa per corridoio umanitario con l'Etiopia
Domani la firma con il ministero degli Affari esteri. Corridoio destinato ai profughi provenienti da Eritrea e Somalia