Si incontreranno in privato Papa Francesco e Martin Scorsese domani mattina, prima dell’udienza generale. Un incontro di cui dà notizia la Sala Stampa vaticana con una nota stringata in cui spiega che il celebre regista statunitense sarà ricevuto nella Sala dei Sediari del Palazzo Apostolico, alle 8.45.
Il motivo dell’udienza con il Pontefice è risaputo ed è l’ultima fatica dell’autore di capolavori come “Quei bravi ragazzi”, “Taxi Driver”, “L’età dell’innocenza”, che sarà proiettata, il prossimo 1 dicembre, in anteprima mondiale proprio in Vaticano. Si tratta di Silence, pellicola che racconta le persecuzioni subite da un gruppo di gesuiti nel Giappone del ‘600.
Tratto dal romanzo dello scrittore giapponese Shusaku Endo, pubblicato nel 1966, il film – che vanta nel cast attori di primo piano come attori Andrew Garfield, Adam Driver e Liam Neeson – ripercorre le vicende del missionario gesuita portoghese Sebastian Rodrigues e dei suoi compagni inviati in terra nipponica, dove San Francesco Saverio, compagno del fondatore della Compagnia di Gesù Sant’Ignazio di Loyola, aveva portato la fede cristiana nel 1549. Partiti con l’intento di radicare nelle isole la fede cristiana, i missionari verranno però presto a conoscenza delle tremende persecuzioni che lo shogunato applicava ai danni dei convertiti al cristianesimo, diventandone essi stessi vittime.
Il film sarà dunque l’occasione per il regista e il Papa di parlare di questa produzione che mette al centro l’opera svolta nel mondo dalla Compagnia di Gesù, l’ordine a cui appartiene lo stesso Bergoglio. In una recente intervista al New York Times, Martin Scorsese, rispondendo alla domanda su come descriverebbe al Papa la sua opera, ha detto: “Direi che ho provato, con il mio lavoro, a cercare come vivere la vita, a esplorare cosa è realmente la nostra vita e il suo significato”.
L’uscita del film è prevista nelle sale americane il 23 dicembre con la distribuzione di Paramount e in quelle italiane il 12 gennaio con 01 Distribution. La première in Vaticano si terrà invece giovedì 1° dicembre e vedrà la presenza di centinaia di ospiti, in maggioranza i gesuiti residenti a Roma.
Un evento singolare considerando che l’ultimo contatto tra la Santa Sede e Martin Scorsese risale al 1988 ed era stata la durissima condanna di blasfemia ed eresia per l’altro film a tema religioso del regista, “L’ultima tentazione di Cristo”. Una pellicola controversa che descriveva in chiave onirica la vita di un Gesù che abdicava ad essere il Figlio di Dio e abbracciava le pulsioni più umane.
Il film era stato vietato e censurato in diversi Paesi, tra cui Argentina, Cile, Messico e Turchia. In alcuni Paesi come Singapore e le Filippine non è mai stato distribuito, mentre in alcune zone d’Europa, specie la Francia aveva scandalizzato gruppi di cattolici fondamentalisti al punto da provocare episodi di violenza con sale cinematografiche incendiate alla prima del film e feriti gravi tra il pubblico.
“L’ultima tentazione di Cristo” guadagnò tuttavia numerosi premi, tra cui l’Oscar come miglior regia, nonostante le forti polemiche e l’ira del Vaticano che, dopo quasi 30 anni, sembra a questo punto essersi del tutto placata.