Daily meditation on the Gospel

Pixabay CC0 - PD

I piccoli si rallegrano

Meditazione della Parola di Dio di martedì 29 novembre 2016 – I Settimana di Avvento, Feria

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Lettura
Il capitolo 10 del Vangelo di Luca, da cui è tratto “l’inno di giubilo” che oggi ascoltiamo, si apre, dopo la constatazione che «la messe è abbondante, ma sono pochi gli operai», con l’invito di Gesù a pregare «il padrone della messe perché mandi operai», e con l’invio in missione dei settantadue discepoli, i quali ritornano «pieni di gioia». Fu in «quella stessa ora» che «Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza”».
Meditazione
Fin dal primo capitolo del Vangelo di Luca risuona l’annuncio di una esultanza nuova: quella che sgorga dal cuore di chi apre gli occhi sulla nuova storia a cui Dio dà inizio con l’incarnazione del suo Figlio: «Avrai gioia ed esultanza», dice l’angelo a Zaccarìa: «Il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo», dichiara Elisabetta a Maria; «Il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore», canta la Vergine Madre. La gioia che Gesù manifesta in questo “inno di giubilo” – «esultò nello Spirito Santo e disse…» – sgorga dal suo amore per l’Abbà con cui tutto Egli vive in rapporto di filiale confidenza, ma anche dal constatare che l’opera del Padre si sta realizzando in modo sorprendente, e che «queste cose» il Padre le ha nascoste ai « sapienti e ai dotti» e le ha rivelate ai «piccoli», agli umili e ai semplici: tra essi, proprio quei settantadue discepoli inviati in missione, che ritornano dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome», e si sentono rispondere: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico; nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». Perché questa scelta dei piccoli come destinatari dei “segreti” del Regno? «Perché così hai deciso, o Padre, nella tua benevolenza», dice Gesù: la stessa espressione del canto angelico risuonato alla nascita del Salvatore: «Pace agli uomini, che Dio ama», che sono oggetto del suo amore gratuito, incondizionato. Diventare “piccoli” è la sorgente della nuova esultanza, della beatitudine del «vedere ciò che voi guardate, e che molti profeti e re hanno voluto vedere, ma non lo videro».
Preghiera:
Guarda con bontà la tua famiglia, Signore, e sostienila nell’impegno di diventare una grande comunità di “piccoli”, capaci di esultanza nuova e di vedere ciò che altri non vedono.
Agire:
Farò un esame di coscienza su miei atteggiamenti contrari alla piccolezza evangelica, e sulla mia capacità di rallegrarmi delle “cose” del Regno.
***
Meditazione del giorno a cura di Mons. Edoardo Aldo Cerrato, Vescovo di Ivrea, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it
 

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione