Foto: CCEE

Chiesa in Europa: una comunicazione ricca di valori

Si è concluso a Glasgow, l’incontro dei vescovi responsabili delle comunicazioni sociali e dei portavoci delle conferenze episcopali

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Ogni comunicazione è sempre trasmissione di valori. Anche inconsapevolmente quando due persone dialogano, nei loro discorsi traspaiono sempre i valori che testimoniano le loro convinzioni. Il pluralismo, anche valoriale, che contraddistingue le nostre società europee, costituisce una sfida e un’opportunità per la comunicazione della Chiesa. È nella capacità di creare relazione, iniziando dall’ascolto dell’altro, nella testimonianza delle nostre convinzioni più che nella proclamazione di principi, e nel nostro credere alla Verità, che è Cristo, che si gioca la vera comunicazione ecclesiale.
A Glasgow, vescovi ed esperti della comunicazione della Chiesa in Europa si sono riuniti per discutere le sfide e le opportunità legate a una comunicazione che si vuole anche “ricca” di valori. In un tempo segnato da un forte individualismo, dove la persona, i suoi desideri e le sue emozioni, diventano la misura di ogni decisione e comunicazione, la testimonianza, personale e coerente delle proprie convinzioni, sembra essere il mezzo più importante ed efficace per dire chi siamo e in cosa crediamo. Nella comunicazione ecclesiale, la testimonianza è, di fatto, il primo valore con il quale la chiesa può e deve comunicare.
Attraverso il contributo di due esperti, il filosofo Mikolaj Slawkowski-Rode (università di Varsavia) e la dott.ssa Mary Neal (università di Strathclyde-Glasgow), i partecipanti hanno analizzato il ruolo dei valori nelle attuali società, la loro formazione, la loro importanza e l’uso che ne fanno i media. Successivamente vescovi e esperti di comunicazione hanno discusso alcuni esempi di come i valori vengono usati nel mondo del marketing, della politica e della produzione cinematografica.
Consapevoli che la comunicazione necessita sempre di essere educata, l’incontro ha visto anche un momento di formazione sulla comunicazione dei valori da parte del prof. Bruno Mastroianni (Pontificia Università Santa Croce-Roma) e la presentazione del protocollo per l’uso dei social media nelle diocesi e parrocchie scozzesi, presentata da Annie McGuiree, esperta in social media per la BBC. La riunione è stata poi arricchita da una visita agli studi televisivi della BBC di Glasgow e alla Kelvingrove Art Gallery che custodisce il famoso Cristo di San Juan de la Cruz di Salvatore Dalì.
L’incontro è stato preceduto dalla riunione annuale degli addetti stampa e portavoce delle Conferenze episcopali in Europa, durante la quale i responsabili della comunicazione della Chiesa in Europa si sono confrontati su numerosi temi di attualità: la comunicazione attorno alla realtà delle migrazioni; il prossimo incontro mondiale delle Famiglie di Dublino (2018); la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia (luglio 2016); la commemorazione dei 500 anni della Riforma e il 100° anniversario delle apparizioni di Fatima. Successivamente, il Prefetto della Segreteria per la comunicazione della Santa Sede, Mons. Dario Edoardo Viganò, ha illustrato il piano di riforma della comunicazione della Santa Sede e dei mezzi che la realizzano. Insieme ai portavoce, sono stati individuati alcuni ambiti di collaborazione per sviluppare la comunicazione interna tra la Chiesa in Europa e la Santa Sede.
L’incontro dei portavoce si è concluso con un momento di riflessione sull’Europa, dal punto di vista delle istituzioni e del magistero papale, momento animato dai segretari generali della Comece e del CCEE.
I lavori, animati dal Vice-Presidente CCEE, Mons. Stanislav Gadecki, e dal Presidente della Commissione CCEE per le comunicazioni sociali, Mons. José Ignacio Munilla Aguirre, si sono svolti a Glasgow su invito dell’arcivescovo locale, Mons. Philip Tartaglia, Presidente della Conferenza episcopale scozzese. L’incontro 2017 dei portavoce si svolgerà a Sofia in Bulgaria dal 7 al 10 giugno 2017.

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ZENIT Staff

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