Le Scuole per il Lavoro. Percorsi comuni fra Italia e Inghilterra

La Formazione professionale italiana a confronto con il fenomeno anglosassone delle “Studio School”

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Mercoledì 16 novembre alle ore 16.00, presso il Centro Nazionale delle Opere Salesiane (CNOS) dell’Opera Sacro Cuore di Roma, la Federazione salesiana per la Formazione e l’Aggiornamento Professionale (FAP), promuove con l’ ENDO-FAP, in collaborazione con CONFAP e FORMA, un seminario di studio per gli operatori che si occupano di Formazione Professionale sul territorio nazionale. L’obiettivo è tracciare nuovi orizzonti di continuità fra formazione e lavoro, approfondendo l’esperienza anglosassone della “Studio School”, alla presenza dell’ On. Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il CNOS-FAP è la Federazione salesiana che promuove e coordina in Italia attività di Formazione Professionale dei giovani curando la competenza dei propri formatori, l’elaborazione di studi, ricerche e sperimentazioni finalizzate al perfezionamento delle strutture formative sullo stile di D. Bosco. Sono più di cinquanta i centri di formazione sul territorio nazionale, circa 20.500 gli allievi con 1.598 corsi attivati per un totale di 702mila ore di formazione, soprattutto nei settori elettrico, meccanico, automotive, energia, grafica, turistico-alberghiero.
“Un capitale di esperienza che mettiamo a disposizione del nostro paese e dei nostri ragazzi”, afferma d. Enrico Peretti, direttore generale della Federazione CNOS-FAP. Una esperienza prossima ai quaranta anni, che, tuttavia, va aggiornata progressivamente, messa in rete e confrontata con le esperienze internazionali per renderla più efficace e rispondente alle esigenze dei nostri tempi. “Abbiamo individuato nelle Studio School anglosassoni – prosegue d. Peretti – un sistema articolato che potrebbe ben adattarsi alle strutture dei nostri istituti. Si parte da un quadro problematico condiviso fra il nostro Paese e l’Inghilterra. Anch’essa fa i conti con la dispersione scolastica fra i pre-adolescenti e con la difficoltà, da parte delle scuole di formazione, di trasmettere le competenze necessarie per inserire i giovani nelle imprese”. Questo sarà l’argomento centrale del seminario, che metterà a fuoco le buone prassi comuni che possono essere implementate nei sistemi di formazione per raggiungere risultati di qualità.
“Trovo fondamentale – conclude d. Peretti – come le Studio School siano state strutturate per garantire agli studenti un ambiente simile a quello delle imprese, nel quale siano sempre stimolati ad individuare le criticità e le risorse di un problema da risolvere attraverso un progetto di squadra. Come credo sia decisivo l’apporto di un’equipe docente ben suddivisa per competenze e aree di azione”.
Il seminario inizierà con i saluti di D. Enrico Peretti (Direttore Generale CNOS-FAP), Massimiliano Sabbadini (Presidente CONFAP) e Paola Vacchina (Presidente FORMA). Successivamente Roberto Franchini (presidente di ENDO-FAP) presenterà il momento centrale dell’incontro, che vedrà il confronto fra il modello formativo anglosassone, affidato a David Nicoll (Presidente Trust delle Studio School) e il modello italiano, esposto da Arduino Salatin (preside dello IUSVE, istituto universitario salesiano di Venezia). Le conclusioni saranno tracciate all’On. Luigi Bobba, sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che indicherà alcune piste di collegamento istituzionale fra i due modelli formativi.

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ZENIT Staff

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