Domenica scorsa all’incontro di Papa Francesco con i detenuti, nel corso del giubileo dei carcerati, c’era anche lui Erjugen Meta, 30 anni, da sei anni detenuto nel carcere di massima sicurezza di Milano-Opera.
Ha scritto e pubblicato un libro di poesie, “Ridare l’anima. Redenzione in carcere” (edito da La Scuola), l’ha consegnato al Papa, e gli ha raccontato che in carcere lui costruisce violini. Non è uno scherzo, è vero.
Il libro di poesie racconta e testimonia il percorso di trasformazione umana e spirituale di Erjugen all’interno della casa di reclusione. Narra il cammino interiore di un’anima che si libera dalla colpa volando alto tra versi poetici e la musica dei violini.
Erjugen Meta infatti è Coordinatore del Laboratorio di Liuteria all’interno del carcere, costruisce i violini per i musicisti dell’Orchestra dei Popoli Vittorio Baldoni sostenuti dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti onlus.
Dal 2011 infatti all’interno della Casa di reclusione di Milano-Opera la Fondazione coordina e gestisce il “Laboratorio di Liuteria” in cui tre detenuti sotto la guida di alcuni insegnanti dell’Istituto Stradivari di Cremona, hanno imparato a costruire artigianalmente gli strumenti musicali.
I violini costruiti nel laboratorio di liuteria vengono donati all’Orchestra dei Popoli Vittorio Baldoni, formata nel 2013 dagli studenti del Conservatorio e da ragazzi di diverse nazionalità: non più solo i rom – primo nutrito gruppo del progetto – ma anche filippini, peruviani, brasiliani, cinesi, australiani, africani, indiani, iraniani, per un totale di 60 elementi.
Insieme all’Orchestra, per il debutto, hanno partecipato e suonato anche grandi ospiti della musica italiana contemporanea quali Franco Battiato, Franco Cerri e Roberto Cacciapaglia, coinvolti in virtù dello spirito e della qualità artistica del progetto.
I violini prodotti dai detenuti sono stati protagonisti del primo disco “Mesclamundi” dell’Orchestra Popoli Vittorio Baldoni diffuso nella primavera del 2016.
La vicenda di Erjugen dimostra che è possibile all’interno di un carcere concepire la pena non come condanna fine a sè stessa, ma come progetto con possibilità di redenzione.
Il libro di Erjugen è stato curato da Arnoldo Mosca Mondadori e da Marisa Baldoni.
Arnoldo Mosca Mondandori editore e poeta ha curato “Bibbia e Corano a Lampedusa” (edito da La Scuola 2014), ed è stato il Presidente del Conservatorio e ideatore del progetto di didattica musicale “Sulla Strada della Musica” a cui è seguita l’Orchestra dei popoli.
Marisa Baldoni è la fondatrice della Casa dello Spirito e delle Arti onlus.
Arnoldo e Marisa hanno scritto nel libro che “la costruzione di un violino fa volare l’immaginazione e fa ascoltare suoni e armonie divine”.
“Il dolore e la sofferenza si sublimano nelle arie di un verso e nelle note di uno spartito”.
A questo punto nessun muro, nessuna grata, né le sbarre sulle finestre possono contenere il volo libero dell’animo umano.
Hanno scritto i curatori “Il sogno è che il libro possa viaggiare insieme a Erjugen raggiungendo soprattutto i giovani e le poesie possano essere lette mentre un musicista suonerà il violino che l’autore per ora tiene ancora appeso con una sottile cordicella nel suo laboratorio”.
Quello appeso è’ il violino più bello: ha deciso di aspettare a regalarlo, anche se molti amici lo vorrebbero. Un violino che ogni tanto oscilla leggermente, per il vento che filtra dalle sbarre e porta un po’ di fresco, “ il violino che accompagnerà il viaggio delle sue poesie”.
Ha scritto Erjugen in una delle sue poesie:
Ho sepolto il passato.
Cammino su e giù sulle scale fredde
di un castello dipinto di ombre.
Non sento più il dolore delle mura,
non sento più i brividi di sudore freddo.
Gli anni arrugginiscono la pelle.
Vedo solo nel cuore di un tunnel
una punta di luce.
Ascolto l’eco della libertà,
sono raggi di un sole ribelle
che trasgrediscono i confini dell’oscurità.
Un’altra Poesia dice:
Come posso vederti,
vorrei piangere pace davanti a te.
Indicami la strada per trovare
le tue scale infinite
per poterti raggiungere.
Perché solo tu puoi togliermi
Il chiodo arrugginito
Di questo cuore ferito
Grazie per avermi guarito,
grazie per poter scrivere queste parole
a te, mio Dio
Per ogni informazione su L’orchestra dei Popoli http://www.orchestradeipopoli.it.
Alcuni ragazzi che suonano anche nei mezzanini delle metropolitane:
http://www.orchestradeipopoli.it/Organico/eduard-ion/
http://www.orchestradeipopoli.it/Organico/kennet-jason-bolanos-porras/
Uno dei ragazzi è arrivato dal’Africa
http://www.orchestradeipopoli.it/Organico/jean-koffi/
E c’è anche un mago delle percussioni
http://www.orchestradeipopoli.it/Organico/arup-kanti-das/
Poesia e musica per redimere l’anima
Erjugen Meta è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Milano-Opera, costruisce violini e compone poesie. Ha scritto un libro e lo ha consegnato a Papa Francesco