Donald J. Trump (Pagina Facebook)

Primo discorso di Trump: “Repubblicani e democratici siano ora uniti”

All’insegna dei toni distesi il “first speech” dopo la vittoria, con i complimenti di Hillary sorprendentemente ricambiati

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Pochi minuti dopo la conferma della sua inaspettata vittoria, Donald Trump stupisce ancora tutti con un discorso conciliante, in cui ha invitato gli americani alla coesione.
“Per repubblicani e democratici è arrivato il tempo dell’unione – ha detto il neoeletto 45° presidente degli Stati Uniti -. Dobbiamo collaborare, lavorare insieme e riunire la nostra grande nazione. Ho appena ricevuto le congratulazioni di Hillary Clinton e io mi congratulo con lei. La nostra non è stata una campagna elettorale, ma un grande movimento”.
Dal palco del quartier generale repubblicano a New York, dove è comparso accompagnato dalla moglie Melania e dai cinque figli, Trump ha promesso: “Sarò il presidente di tutti gli americani”. E ha aggiunto: “I dimenticati di questo Paese, da oggi non lo saranno più”.
Poco dopo l’inizio degli scrutini, lo staff del tycoon newyorkese aveva mostrato un atteggiamento scaramantico: “Ci vorrebbe un miracolo”, aveva detto uno dei suoi consiglieri. Poi, a poco a poco, gli stati in bilico hanno iniziato a colorarsi di rosso e persino il New York Times, quando lo spoglio delle schede era ormai a buon punto, si è sbilanciato dando un 58% di probabilità di vittoria a Trump, diventato il 95%, a scrutini quasi conclusi.
Bruciante delusione e silenzio assordante, invece, in casa democratica. La candidata Hillary Clinton, quando il bilancino iniziava a pendere a favore del suo avversario, aveva detto ai suoi elettori: “Comunque vada vi ringrazio tutti”. Parole che avevano il presagio di una sconfitta amara perché inaspettata. Più tardi, ancor più mestamente, il coordinatore della campagna elettorale clintoniana, John Podestà, aveva dichiarato: “Andate a casa, non avremo niente da dire stasera”. Poco dopo la telefonata di rito di Hillary al vincitore. Ma nessuna apparizione in pubblico. [L.M.]

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ZENIT Staff

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