Cop22

Cop22 al via a Marrakesh. Azione immediata contro surriscaldamento

Rappresentanti di 196 Paesi e 30 capi di Stato riuniti in Marocco per discutere sull’Accordo di Parigi, in vigore dal 4 novembre. Presente la Santa Sede

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Si è aperta oggi a Marrakech, in Marocco, la cosiddetta Cop22, la Conferenza internazionale organizzata ogni anno dalle Nazioni Unite sui cambiamenti i climatici. I lavori proseguiranno fino al 17 novembre e vedranno la partecipazione di rappresentanti di 196 Paesi tra cui 30 capi di Stato, oltre ad operatori del settore e organizzazioni non governative.
Obiettivo del summit è di mettere in pratica gli impegni presi dalla comunità internazionale a Parigi nel 2015 per lottare contro il riscaldamento del pianeta. Al centro delle riflessioni ci sarà quindi l’Accordo siglato nella capitale francese ed entrato in vigore lo scorso 4 novembre che richiede di contenere l’aumento della temperatura del pianeta entro i due gradi centigradi rispetto al livello preindustriale e, se possibile a 1,5 gradi.
Una sfida davvero difficile considerando le stime dei dati attuali che affermano che la Terra si riscalderà di tre gradi Celsius, sopra la soglia dell’era pre-industriale. Una ricetta sicura per la catastrofe ambientale, secondo gli scienziati. Per questo la ministra francese dell’Ambiente, Segolénè Royal, nel suo intervento di apertura ha sollecitato “i Paesi che ancora non l’hanno fatto, a ratificare prima della fine dell’anno” l’intesa di Parigi.

“A Marrakesh abbiamo reso possibile ciò che si diceva fosse impossibile”, ha aggiunto la ministra che ha passato il testimone a Salaheddine Mezouar, ministro degli Esteri del Marocco e nuovo presidente di Cop22, il quale ha esortato “la nostra coscienza e la nostra responsabilità collettiva” a rispondere alle esigenze delle zone del globo più vulnerabili. “Ciò che è in gioco adesso non sono solo i cambiamenti del clima ma si tratta di una questione di civiltà e di sviluppo economico” ha detto Mezouar, invitando i Paesi ad essere “più ambiziosi nei loro obiettivi” perché “tutti, ovunque, devono vedere il cambiamento”.
Da parte sua la responsabile del clima dell’Onu, Patricia Espinosa, ha lanciato un appello ad accelerare “ritmo e dimensione” delle misure contro i gas serra e ha affermato: “Marrakesh è l’occasione per far compiere dei passi in avanti all’azione climatica”.
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ZENIT Staff

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