Viaggio Apostolico in Polonia (GMG) - Foto © Servizio Fotografico - L'Osservatore Romano

Fuoriprogramma: Bergoglio incontra i confratelli gesuiti polacchi

Alla vigilia della festa di Sant’Ignazio di Loyola, il Pontefice ha incontrato a sorpresa, per circa mezz’ora, i suoi confratelli, esortandoli ad assumere “un impegno in uscita”

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Mancava un fuoriprogramma nel viaggio di Papa Francesco in Polonia. Oggi pomeriggio il Pontefice ha incontrato quindi i confratelli della Compagnia di Gesù in Polonia, alla vigilia della festa di Sant’Ignazio di Loyola (31 luglio). L’incontro è durato circa 30-40 minuti; il Papa ha salutato un gruppo di circa 30 gesuiti, tra cui erano presenti anche anche i provinciali. A darne notizia è il gesuita Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, che ai microfoni della Radio Vaticana racconta i dettagli della conversazione incentrata in particolare sulla missione dei gesuiti nel mondo contemporaneo.

“È stato un incontro molto bello, molto semplice, molto rilassante”, riferisce Spadaro; “il Papa ha salutato tutti, uno per uno, anche abbracciando alcuni che aveva già conosciuto nel passato, e poi ha detto che non aveva nessuna voglia di fare discorsi; quindi, di dialogare insieme, di fare delle domande… Gli sono state fatte delle domande molto, molto intense. Per esempio, qual è il significato del lavoro universitario che fa la Compagnia di Gesù, quindi il lavoro con la cultura; il Papa ha detto che l’impegno dev’essere molto forte, dev’essere un impegno in uscita’, come dice lui spesso, cioè un impegno che ha a che fare con la realtà, non solo con l’astrazione e con le idee”.
Papa Francesco, spiega il direttore de La Civiltà Cattolica,  “ha raccomandato di essere molto vicino agli emarginati, di essere molto lontani da un pensiero liberista che mette al centro i soldi e non la persona. E poi ha anche parlato dell’impegno con i sacerdoti”. “Oggi – ha detto il Papa – il rischio è che un sacerdote non ben formato sia troppo bianco o troppo nero, che agisca semplicemente applicando meccanicamente norme. Invece – ha detto – è importante il discernimento, che dev’essere al cuore della vita pastorale”. Bisogna pertanto “aiutare i sacerdoti, i seminaristi al discernimento spirituale e questo – ha detto il Pontefice – è uno dei compiti fondamentali della Compagnia di Gesù, oggi”.
All’incontro, racconta ancora padre Spadaro, erano presenti numerosi giovani gesuiti e un gruppo di gesuiti appena ordinati, “quindi c’era l’impressione di una grande freschezza. Il Papa – ha soggiunto – ha sorriso tante volte, ha riso di gusto … Devo dire, un incontro molto bello, molto intenso però di grande profilo, anche di profilo spirituale”.
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ZENIT Staff

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