Map of Cuba

Map of Cuba - Pixabay (onestopmap)

Il Papa ai giovani cubani: "Costruite l'amicizia sociale con tutti, anche con chi la pensa diversamente"

Videomessaggio di Francesco ai giovani riuniti all’Avana per seguire insieme la Gmg di Cracovia

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“Costruire ponti”. Tema ricorrente del Pontificato di Papa Francesco, che dopo esser stato proposto da Bergoglio ai giovani radunatisi ieri sera nel piazzale dell’arcivescovado di Cracovia, dove si celebra la Giornata mondiale della gioventù, è tornato sulle sue labbra nel videomessaggio che ha inviato ai giovani cubani che stanno celebrando all’Avana un Gmg parallela a quella polacca.
I tanti giovani abitanti dell’isola che non hanno potuto permettersi di andare a Cracovia sono stati invitati dal Vescovo di Roma a “costruire ponti” e a promuovere la “cultura dell’incontro, la cultura del rispetto, la cultura della comprensione e del perdono reciproco”. Il Papa ha quindi invitato anche i ragazzi caraibici, la cui manifestazione si chiama “All’Avana con il cuore a Cracovia”, a “fare chiasso”, perché – ha detto – “i giovani devono fare chiasso”.
“Giovani cubani – l’appello di Bergoglio -: apritevi a cose grandi! Non abbiate paura, non siate schizzinosi. Sognate che il mondo, con voi, può essere diverso! Sognate che Cuba, con voi, può essere diversa ed ogni giorno migliore! Non arrendetevi! In questo impegno è importante, è necessario aprire il cuore e la mente alla speranza che dà Gesù”.
Ricordando che la vita è “concreta”, egli ha anche sottolineato che non bisogna mai perdere la “capacità di sognare”, perché un giovane che non sogna “è già in pensione”.
“Ammalatevi, ammalatevi di amore, così imparerete a guardare sempre gli altri con misericordia, con vicinanza, con tenerezza, soprattutto chi soffre e chi ha bisogno di aiuto”, ha rimarcato.
Con gli occhi rivolti a Gesù è possibile scorgere l’amore, che è “costruttivo” e “non distrugge neanche il nemico”. E chi ama “sa cos’è la croce”, non ha paura di entrare nella sofferenza perché è sicuro che Dio è fedele.
“Ragazzi e ragazze – ha proseguito -, non abbiate paura di nulla, siate liberi dalle catene di questo mondo e annunciate a tutti, agli ammalati, agli anziani, ai tristi, che la Chiesa sta piangendo insieme a loro, e che Gesù è capace di dare loro nuova vita, di resuscitarli”.
La sua esortazione è ad essere “portatori di speranza”, capaci di far stare insieme persone diverse, in quanto “non è necessario che tutti la pensino uguale”: “L’importante, uguali e diversi, è costruire ‘l’amicizia sociale’ con tutti; costruire ponti, lavorare tutti insieme”.
“Ragazzi e ragazzi riuniti all’Avana ma con il cuore a Cracovia – ha concluso -: non disgregatevi! Camminate insieme! Costruite ponti sempre con la mano tesa!”.

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ZENIT Staff

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