Anche dopo gli spaventosi fatti di sangue di Nizza e Monaco, l’unica strada da percorrere è quella del dialogo e della “cultura dell’incontro”. Lo ha ribadito ai microfoni della Radio Vaticana, il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, cardinale Jean-Louis Tauran.
“Ma perché? L’uomo è forse fatto per la morte?”: sono queste, secondo il porporato francese, le domande che sorgono spontanee nel cuore umano, di fronte ad eventi così terribili, che suscitano “domande fondamentali sul senso della nostra vita”.
La morte, ha osservato il capodicastero, è oggi “in agguato ogni giorno” e ciò suscita una sensazione “estremamente inquietante per la gente”.
La via di uscita, secondo il cardinale Tauran, è principalmente “nell’educazione”, poiché “noi non siamo i primi” ma “siamo parte di una comunità che ha una sua storia che è necessario conoscere e assimilare”.
È necessario “elaborare una nuova filosofia dell’incontro – ha detto il porporato -. Non si potrà essere felici gli uni senza gli altri e ancor meno gli uni contro gli altri”.
“Il pericolo maggiore – ha aggiunto – è che una volta passati il dolore e la ribellione, sia l’odio a invadere i cuori, le nostre conversazioni e i nostri atteggiamenti”.
Ricordando i passi avanti fatti dalla Santa Sede, grazie ai contatti intrapresi con l’Università al-Azhar del Cairo, il cardinale Tauran è convinto che “la maggior parte dei musulmani” abbiano condannato questi “crimini abominevoli”, mentre l’educazione a non guardare a chi “pratica un’altra religione” come “un nemico” è “il messaggio che deve essere diffuso ed è questo il messaggio che i giovani devono ascoltare e devono vedere che ispira la nostra vita quotidiana”. Pertanto, ha insistito il porporato, “siamo condannati al dialogo”.
Commentando infine il fallito golpe in Turchia, Tauran ha definito la “strada della repressione” intrapresa da Ankara come qualcosa che “rende più difficile per la Turchia essere un ponte tra Oriente e Occidente e un partner nel dialogo interreligioso”, fermo restando che “dovremo aspettare l’evolversi degli eventi”.
By Eröffnung_des_Zentrums_für_Interreligiösen_und_Interkulturellen_Dialog_(8231421505).jpg: Dragan Taticderivative work: Gugganij [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
Terrorismo. Card. Tauran: “Continuiamo ad essere ‘condannati al dialogo’”
Il capodicastero commenta i recenti fatti di sangue e sulla Turchia dice: “Ora la strada si fa più difficile”