Commons Wikimedia CC - Author: Eric Pouhier

In Italia, oltre 4 milioni di persone in povertà assoluta. Un milione sono minori

Pubblicato il rapporto Istat su Povertà in Italia. Save the Children: “Accelerare i provvedimenti per l’approvazione del Piano Infanzia”. Costalli (MCL): “È ora di finirla con le chiacchiere”

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Sono dati drammatici quelli resi noti oggi dall’Istat nel rapporto sulla Povertà in Italia. Secondo l’analisi, circa 4,6 milioni di persone vivono in povertà assoluta, il dato più alto dal 2005. Tra questi oltre 1 milione e 131 mila sono minorenni. Aumentato nel nostro Paese anche il numero di bambini e adolescenti che vivono in condizioni di povertà relativa, che arriva a 2 milioni e 110 mila.

“Una situazione gravissima” afferma Raffaela Milano, direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini in pericolo e a tutelare i loro diritti. “L’analisi dell’Istat – sottolinea – segnala un preoccupante peggioramento rispetto allo scorso anno su entrambi gli indicatori di povertà. Ogni bambino che soffre una condizione di grave povertà e deprivazione materiale, ne subisce le conseguenze sia nell’immediato che nel proprio futuro, rischiando di comprometterlo in maniera significativa”.

“Non c’è più altro tempo da perdere per intervenire e bisogna fare presto”, rimarca quindi Raffaela Milano. “Il Piano Nazionale per l’Infanzia, all’interno del quale era previsto un piano di contrasto alla povertà minorile è fermo al Consiglio dei Ministri ed è necessario che sia sbloccato al subito per dare avvio ad un intervento organico. È inoltre fondamentale accelerare la piena attuazione delle misure comprese nell’ultima Legge di Stabilità, dal SIA (Sostegno per l’inclusione Attiva) al Fondo Povertà Educativa”. Save the Children sollecita quindi a portare presto a compimento una misura come il Reddito di inclusione sociale, promosso con l’Allenza contro la povertà, che potrebbe contribuire in maniera significativa al contrasto della povertà anche per i minori.

Una dura denuncia giunge anche dal presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli, che dichiara: “I dati Istat diffusi oggi confermano la fotografia di un Paese in caduta libera, che al di là dei proclami trionfalistici non ha saputo fin qui mettere in campo politiche serie per la ripresa economica e concreti tagli agli sprechi”.

Per Costalli, “un Paese che non sa dare risposte ai propri cittadini, un Paese che assiste impotente al dilagare dei livelli di povertà assoluta, è un Paese che ha perso la propria autorevolezza e la propria capacità di incidere sulla realtà economica e sociale. Sono numeri che impressionano, tanto più se uniti ai dati diffusi nei giorni scorsi sulla decrescita dei consumi alimentari (-11%) e delle spese sanitarie (-28,8%). Ne risulta un quadro umiliante, che il nostro popolo non merita”.

“È ora di finirla con le chiacchiere – afferma dunque il presidente di MCL – di dire basta alla politica da one man show: serve che in un sussulto di orgoglio si uniscano le forze e si lavori tutti insieme – governo, parti sociali, rappresentanze sindacali e datoriali – per restituire al Paese il ruolo che merita. Partendo da una seria spending review e dal rilancio del mercato del lavoro, da una riforma fiscale che incida veramente sul tenore di vita delle famiglie e da un taglio deciso al balzello delle tasse locali, compresi gli aumenti della luce e del gas, soprattutto per le famiglie meno abbienti. Anche – conclude Costalli – serve la realizzazione delle infrastrutture che ancora relegano il territorio agli anni ’40. E non ce ne possiamo accorgere e ricordare solo di fronte a tragedie assurde”.

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ZENIT Staff

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