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Le Regioni contro la legalizzazione della cannabis

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, che ha 16 presidenti su 20 del Pd, si dichiara contraria ad ogni ipotesi di legalizzazione della cannabis

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In un documento presentato alla Commissione affari sociali, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome si dichiara contraria ad ogni ipotesi di legalizzazione della cannabis.
La Commissione segnala una serie di criticità contenute nella proposta di legge sulla liberalizzazione della cannabis che arriverà in aula della Camera il 25 luglio.
Si invita innanzitutto a non confondere gli scopi terapeutici della cannabis dall’uso ricreativo, poiché “c’è il rischio di fare confusione e quindi di gravi ripercussioni in termini sanitari”. Per questo “la stessa legge non può regolamentare due aspetti che sono incompatibili”.
A proposito degli scopi terapeutici della cannabis, si rileva che la regolamentazione dei farmaci spetta alle autorità competenti. E le 12 le Regioni (Piemonte, Puglia, Toscana, Veneto, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Sicilia, Umbria, Basilicata e Lombardia) che hanno adottato provvedimenti relativi all’uso terapeutico di farmaci contenenti una percentuale di marijuana “convergono tutte nel disciplinare l’erogazione dei medicinali a carico dei propri Servizi sanitari regionali”, allineandosi a quanto disposto con decreto del 9 novembre 2015.
E le Regioni sottolineano inoltre che “gli usi terapeutici non sono approvati come indicazioni terapeutiche ed è in discussione non solo la sicurezza d’uso ma anche l’effettiva efficacia in diverse patologie”.
“La selezione delle piante, il metodo di coltivazione, i tempi di raccolta, la tecnica di trasformazione sono passaggi che possono incidere in modo significativo sul titolo del principio attivo”, creando un prodotto che può arrecare gravi danni a chi lo consuma, specie se giovane.
Infatti “la proposta di legge potrebbe portare ad uso inappropriato per i soggetti minorenni, con possibilità di sicurezza e danno a tale fascia di età”. 16 presidenti regionali su 20 sono appoggiati dal Partito Democratico.

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ZENIT Staff

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