La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (Usccb) esprime solidarietà alla Chiesa cattolica della Colombia per l’accordo di pace tra governo e Forze armate rivoluzionarie (Farc) firmato recentemente a L’Avana. L’intesa, raggiunta dopo quattro anni di negoziati, pone fine a più di 50 anni di conflitto. Punti centrali dell’accordo sono il cessate-il-fuoco e la consegna delle armi da parte delle Farc.
“In questo momento di speranza ed incoraggiamento per il vostro amato Paese – scrive mons. Oscar Cantú, presidente della Commissione Giustizia e pace dei vescovi Usa in una lettera inviata a mons. Luis Augusto Castro Quiroga, presidente dell’episcopato colombiano, ripresa dalla Radio Vaticana – assicuro il sostegno e l’amicizia” della Chiesa cattolica statunitense. “Solo continuando il duro lavoro della riconciliazione e del dialogo e provvedendo all’eliminazione, pacifica, delle armi e degli strumenti di violenza, la pace potrà essere garantita”, aggiunge il presule.
Quindi, mons. Cantù ribadisce la disponibilità della Chiesa cattolica statunitense ad aiutare la sua omologa colombiana “in questo momento di speranza per il Paese”. A tal proposito, il presule informa che è allo studio una sua “visita di solidarietà” in Colombia “alla fine di agosto” per “incontrare i vescovi” e riflettere “congiuntamente” sui passi da intraprendere “per affrontare i problemi più difficili”. Infine, mons. Cantù incoraggia i presuli colombiani a proseguire nel loro operato di “pastori e costruttori di pace”.
Un’analoga missiva mons. Cantù l’ha inviata al Segretario di Stato Usa, John Kerry. Nella lettera, il presule ribadisce l’importanza di “proseguire gli sforzi per ridurre il numero di armi disponibili, nel delicato percorso” della Colombia “verso la pace”. In quest’ottica, mons. Cantù esprime apprezzamento per gli sforzi compiuti dall’amministrazione Usa, sia presente che passata, “per contribuire a realizzare sviluppi positivi” in Colombia.
“La nostra nazione – aggiunge il vescovo statunitense – ha una speciale responsabilità morale nel proteggere la vita, la dignità ed il futuro di tutti i nostri fratelli e sorelle colombiani”. A nome della Chiesa Usa, infine, il presule chiede “al governo degli Stati Uniti di proseguire nel suo percorso verso la promozione della pace in Colombia, Paese travagliato”.
“In questo momento di speranza ed incoraggiamento per il vostro amato Paese – scrive mons. Oscar Cantú, presidente della Commissione Giustizia e pace dei vescovi Usa in una lettera inviata a mons. Luis Augusto Castro Quiroga, presidente dell’episcopato colombiano, ripresa dalla Radio Vaticana – assicuro il sostegno e l’amicizia” della Chiesa cattolica statunitense. “Solo continuando il duro lavoro della riconciliazione e del dialogo e provvedendo all’eliminazione, pacifica, delle armi e degli strumenti di violenza, la pace potrà essere garantita”, aggiunge il presule.
Quindi, mons. Cantù ribadisce la disponibilità della Chiesa cattolica statunitense ad aiutare la sua omologa colombiana “in questo momento di speranza per il Paese”. A tal proposito, il presule informa che è allo studio una sua “visita di solidarietà” in Colombia “alla fine di agosto” per “incontrare i vescovi” e riflettere “congiuntamente” sui passi da intraprendere “per affrontare i problemi più difficili”. Infine, mons. Cantù incoraggia i presuli colombiani a proseguire nel loro operato di “pastori e costruttori di pace”.
Un’analoga missiva mons. Cantù l’ha inviata al Segretario di Stato Usa, John Kerry. Nella lettera, il presule ribadisce l’importanza di “proseguire gli sforzi per ridurre il numero di armi disponibili, nel delicato percorso” della Colombia “verso la pace”. In quest’ottica, mons. Cantù esprime apprezzamento per gli sforzi compiuti dall’amministrazione Usa, sia presente che passata, “per contribuire a realizzare sviluppi positivi” in Colombia.
“La nostra nazione – aggiunge il vescovo statunitense – ha una speciale responsabilità morale nel proteggere la vita, la dignità ed il futuro di tutti i nostri fratelli e sorelle colombiani”. A nome della Chiesa Usa, infine, il presule chiede “al governo degli Stati Uniti di proseguire nel suo percorso verso la promozione della pace in Colombia, Paese travagliato”.