Saint Thomas Aquinas

San Tommaso d'Aquino, Carlo Crivelli (circa 1435–circa 1495) / Wikimedia Commons - http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/carlo-crivelli-saint-thomas-aquinas, Public Domain (cropped)

VI Congresso internazionale della SITA sulla persona in Tommaso d’Aquino

“Call for papers” e concorso di cortometraggi

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La Società Internazionale Tommaso d’Aquino (SITA), presieduta da padre Vincenzo Benetollo OP, sta organizzando il VI Congresso Internazionale che si terrà a Bologna dal 20 al 22 Aprile 2017, dal titolo “La persona umana: Id quod est perfectissimum in tota natura. La SITA ha preparato questo evento, riflettendo in modo particolare sulle sfide antropologiche della contemporaneità, volendo rispondere alla propria missione di “promuovere un approfondito dialogo tra il pensiero di S. Tommaso e la cultura del nostro tempo” (art. 1 dello Statuto). Il progetto, elaborato dal Comitato Esecutivo, così si esprime: “L’epoca moderna ha enfatizzato il soggetto umano ponendolo dapprima al centro della propria riflessione e in seguito facendone l’orizzonte intrascendibile di ogni riflessione possibile. La teologia della seconda metà del XX secolo – in grave ritardo culturale – ha assunto questa prospettiva nella cosiddetta “svolta antropologica”; proprio in quegli anni, tuttavia, il mondo laico maturava un drastico superamento dell’antropocentrismo che tende a proporsi come superamento dell’umano in quanto tale. 
Lo sfondo culturale sul quale si inserisce l’idea di questo convegno è dato dall’oltre-umano, post-umano, anti-umano: un clima che attraversa espressioni filosofiche, sociologiche, artistiche e letterarie. Sono immediatamente evidenti le implicazioni etiche di ciò: l’anti-specismo, la rivendicazione dei diritti degli animali, un certo ecologismo che vede nella specie umana una sorta di cancro sulla superficie della Terra, le problematiche relative all’ibridazione umana e all’antropotecnica, ecc. Le radici storiche di questa mentalità sono altrettanto note: lo il positivo sviluppo delle tecnoscienze ed in particolare della biomedicina, una certa vulgata dell’evoluzionismo biologico, e soprattutto il tramonto (o l’eclissi?) della metafisica dell’essere e la sua sostituzione con un eterno divenire, che impedisce la fissazione dell’identità umana e la riduce ad una finzione ipotetica e provvisoria.
Non manca chi vede nel postumanesimo un legame di continuità con un umanesimo concepito come un fondamentale dinamismo pratico. Sono temi sui quali pesa la riflessione di Foucault e di Deleuze, ma prima ancora quella di Nietzsche, e che si articolano variamente nelle produzioni contemporanee.  Parallelamente, l’enfasi posta da una certa pubblicistica filosofico-teologica sul tema della “persona” e sugli slogan del “personalismo” sembra poggiare su un uso decisamente equivoco di queste nozioni. È generalmente noto che il concetto di “persona” come individuo sussistente di natura razionale, libero e perciò responsabile, è stato introdotto nella storia del pensiero ad opera del Cristianesimo.
Oggi però il termine è stato appropriato da concezioni che si definiscono “personaliste” e propongono della persona un concetto assai distante da quello inteso in prospettiva cristiana. Pensiamo soprattutto alle prospettive esistenzialiste e a quelle neo-empiriste (o neo-positiviste); si tratta di approcci assai diversi, incompatibili sotto molti aspetti, eppure concordanti su un punto: l’oblio del concetto di natura umana e quindi l’impossibilità di definire la persona come rationalis naturae individua substantia
Inoltre, un aspetto particolarmente problematico dell’antropologia contemporanea riguarda il rapporto tra la realtà fisico-biologica dell’uomo e la sua identità personale. Il luogo comune che vede la mentalità odierna come “materialista” è duro a morire, nonostante le evidenze; in realtà la cultura postmoderna appare segnata da un tragico dualismo spiritualista. Quando l’uomo interviene sulla propria corporeità con manipolazioni del sesso (transessualismo, sterilizzazione), quando esclude uno dei poli dell’atto sessuale (amore e fecondità, sesso e generazione), quando persegue il piacere fisico in modo unilaterale, come se fosse un fine in se stesso, senza rapporto con la componente spirituale dei soggetti, cosa fa se non rifiutare il legame tra sesso e persona, tra “io spirituale” e corporeità? E non è questo legame ad essere scisso nelle patologie legate ai conflitti con il cibo, come l’anoressia e la bulimia? Non è questo legame a diventare tragicamente problematico nelle tossicodipendenze e nell’alcolismo?   
L’aspetto oggi più virulento di questa mentalità è dato dalla teoria del gender, con la quale si intende affermare che la differenza sessuale biologica sia in ultima analisi irrilevante per l’identità profonda della persona. Il modello dell’autonomia giunge così al suo punto d’arrivo: la destrutturazione della persona, la cui identità è lasciata in balia della pura volontà.
Riteniamo che il pensiero di san Tommaso d’Aquino costituisca una riserva di senso per rispondere a tali istanze e ripensare i temi della soggettività, dell’identità, del riconoscimento e del diritto in modo da intercettare il disagio postmoderno senza cadere nelle trappole del nichilismo. Pertanto la proposta della SITA è quella di riflettere sulla persona umana alla luce del pensiero dell’Aquinate”. Da questa riflessione è nato il Convegno, che sviluppa il tema della persona umana nel pensiero di Tommaso d’Aquino” negli aspetti storici (le fonti) e filosofici, in particolare metafisico, etico e politico. Ciascuna sessione avrà un relatore principale, a cui seguiranno le presentazioni accettate con il metodo call for papers. Tra i Relatori invitati, il cardinale Carlo Caffarra, l’arcivescovo Jean-Louis Bruguès, i professori Steven Long (Ave Maria University), Serge Bonino OP (Pontificia Accademia San Tommaso d’Aquino),  Francesco Compagnoni OP (Pontificia Università Tommaso d’Aquino). Il Convegno sarà tenuto a Bologna, e i Congressisti potranno alloggiare presso l’Ospitalità San Tommaso, che fa parte del Complesso di San Domenico, dove è custodita l’Arca del Santo. Le proposte di comunicazioni riguardanti i temi affrontati nel corso delle quattro sessioni del Congresso, possono essere inviate da parte di Docenti e Dottorandi, entro il 30 settembre prossimo, in italiano, inglese, spagnolo.
Inoltre,  per coinvolgere maggiormente il mondo dei giovani, al Congresso “accademico” si affiancherà un concorso per cortometraggi sulla vita, l’opera e l’eredità dell’Aquinate.
Per ogni informazione su invio degli “abstract”, regole del concorso, prenotazioni, alloggio, si veda il sito: www.sitaroma.com

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ZENIT Staff

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