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Costruire in Cristo e con Cristo

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mt 7,21-29

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Lettura
La didattica del linguaggio figurato è particolarmente efficace. Gesù se ne serve spesso. Nei versetti precedenti, come in quelli della perìcope odierna, si passa dall’esempio delle due vie, quella larga e quella stretta (vv. 12-14), all’apologo delle due case, l’una precaria, l’altra solida; per giungere, infine, a identificare due tipi di uomo, lo stolto e il saggio. Tutto questo per dire che dalle parole bisogna passare ai fatti.
Meditazione
Un proverbio popolare recita: «Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare». Gesù ammonisce che per salvarsi l’anima non bastano le buone intenzioni, ma occorre fare la volontà di Dio, cioè affrontare la vita dando il giusto posto ai valori dello spirito. La fede non è un’aggiunta facoltativa all’esistenza, ma è un aspetto postulato dalla natura stessa dell’uomo. Un aforisma di Gómez Dávila dice: «Sparita la loro profondità religiosa, le cose si riducono a una sottile superficie da cui traspare il nulla». Ne deriva che l’esistenza diventa un non-senso, un atteggiamento insufficiente per essere salvati, specie per chi crede di ottenere la salvezza con una religiosità superficiale. Sorte peggiore è per gli “operatori di iniquità”. Fanno molto pensare le parole di Gesù: «non vi ho mai conosciuti». Benedetto XVI, in un’omelia ai giovani, diceva che la domanda “come costruire quella casa che si chiama vita”, andrebbe ripetuta ogni giorno e dovrebbe stare davanti agli occhi del cuore. E aggiungeva: «Non si tratta di ascoltare parole vuote dette da una persona qualsiasi, ma delle parole di Gesù. Non si tratta di ascoltare una persona qualunque, ma di ascoltare Gesù. Non si tratta di compiere una cosa qualsiasi, ma di compiere le parole di Gesù» (27 maggio 2006). Pertanto, costruire su Cristo e con Cristo (cfr. 1Cor 10,4) è fondare sulla sua volontà i nostri desideri, i nostri sogni, i nostri progetti, sapendo che sarà sempre Lui a sostenerci nei momenti burrascosi della vita. La stoltezza è costruire una casa su un terreno che non possa offrire garanzie di sicurezza. Se è vero che: «La nostra fede in Gesù Cristo, per rimanere tale, deve spesso confrontarsi con la mancanza di fede degli altri» (Benedetto XVI), va pure detto che costruire sulla roccia è “costruire con Pietro e su Pietro”, nella Chiesa e con la Chiesa, voluta da Gesù come “sacramento universale di salvezza” (LG 48), contro la quale, nonostante ogni tentativo di distruggerla, le forze del male non potranno mai prevalere (cfr. Mt 16,16).
Preghiera
«Signore, nella vita non voglio fare nulla contro di te, perché tu sai che cosa è il meglio per me. Solo tu hai parole di vita eterna» (Benedetto XVI).
Agire
Puntare gli occhi su Gesù e pensare che il suo amore è così traboccante da riempire di fiducia e di coraggio la nostra vita.
Meditazione del giorno a cura mons. Alberto Maria Careggio, vescovo emerito di Ventimiglia – San Remo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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