Faithful at the Angelus in St. Peter square on Sunday

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L'invito del Pontefice: "Pregate per il Concilio pan-ortodosso"

Al termine dell’Angelus, Bergoglio ha rivolto un pensiero all’assemblea iniziata ieri a Creta, alla beatificazione di Maria Celeste Crostarosa e a un evento dell’Onu dedicato ai rifugiati

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Davanti ai fedeli radunati in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha ricordato oggi al termine dell’Angelus la beatificazione, avvenuta ieri a Foggia, di Maria Celeste Crostarosa, monaca, fondatrice dell’Ordine del Santissimo Redentore. “La nuova Beata, con il suo esempio e la sua intercessione, ci aiuti a conformare tutta la nostra vita a Gesù nostro Salvatore”, ha commentato.
Il Vescovo di Roma ha rivolto poi il pensiero al Concilio pan-ortodosso, che ha avuto inizio ieri sull’isola di Creta, nel giorno in cui in Oriente si festeggia la Pentecoste, malgrado le defezioni di alcune Chiese locali. “Uniamoci alla preghiera dei nostri fratelli ortodossi, invocando lo Spirito Santo perché assista con i suoi doni i Patriarchi, gli Arcivescovi e i Vescovi riuniti in Concilio”. Dopodiché ha invitato i fedeli a recitare insieme a lui una Ave Maria “per i nostri fratelli ortodossi”.
Il Santo Padre ha quindi ricordato che domani ricorre la Giornata Mondiale del Rifugiato promossa dall’Onu. “I rifugiati sono persone come  tutti, ma alle quali la guerra ha tolto casa, lavoro, parenti, amici – il suo commento -. Le loro storie e i loro volti ci chiamano a rinnovare l’impegno per costruire la pace nella giustizia. Per questo vogliamo stare con loro: incontrarli, accoglierli, ascoltarli, per diventare insieme artigiani di pace secondo la volontà di Dio”.
Infine ha rivolto il canonico saluto ai romani e ai pellegrini presenti in piazza. In particolare ha ricordato gli studenti della London Oratory School, i fedeli di Stoccolma e delle comunità africane francofone d’Italia. E poi i fedeli di Benevento, Gravina di Puglia, Corbetta e Cardano al Campo, come pure i volontari del carcere di Busto Arsizio e, tramite loro, i detenuti. Un saluto l’ha quindi rivolto alla società sportiva “Acra” di Fermo, “Pedalando” di Roma e quello di Codevigo, “che portano in giro per le strade messaggi di solidarietà”. “Sono bravi, bravi!”, il suo commento finale.

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ZENIT Staff

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