Pregnant woman with fetus

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Maternità surrogata nuovamente in discussione al Consiglio d’Europa

Ripresentata la risoluzione Sutter, nonostante i conflitti d’interesse del relatore. La protesta del FAFCE: “Scarsa trasparenza e strumentalizzazione dei diritti dei bambini”

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Un nuovo progetto di risoluzione sulla maternità surrogata sarà presentato la prossima settimana durante la Sessione Plenaria dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. Relatore della risoluzione è la senatrice socialista belga Petra Sutter, che presenterà il progetto alla Commissione Affari Sociali, Salute e Sviluppo Sostenibili.
Come indicato nell’agenda delle Commissione, i membri saranno chiamati a discutere la proposta ed eventualmente adottarla, tra martedì 21 e mercoledì 22 giugno.
La Commissione Affari Sociali ha già respinto lo scorso 15 marzo un progetto di risoluzione, che comprendeva l’accettazione di alcune forme di maternità surrogata. Tuttavia, il relatore, accusato di conflitto di interessi, a causa dei suoi legami con le cliniche che praticano la maternità surrogata, ha deciso di non dimettersi. La questione sarà quindi, ancora all’ordine del giorno, con lo stesso relatore. Come ha fatto notare un membro della Commissione, “il rischio è ora che quello che abbiamo espulso dalla porta, rientri dalla finestra”.
Da parte sua il FAFCE (Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche d’Europa), esprime “profonda preoccupazione” per “la mancanza di chiarezza e trasparenza nella procedura applicata alla risoluzione”, consigliando ai membri della Commissione di “agire coerentemente alle loro funzioni, in modo da non pregiudicare la credibilità della stessa assemblea del Consiglio d’Europa.
Ulteriore preoccupazione, è stata manifestata dal FAFCE per il rischio che il “nobile concetto” di “maggior interesse per il bambino” venga utilizzato per “legittimare la pratica della maternità surrogata, che è già vietata in molti paesi europei”.
110.000 cittadini europei hanno già chiesto al Consiglio d’Europa di condannare ogni forma di maternità surrogata attraverso la petizione No Maternity Traffic, recentemente trasmessa dalla presidenza dell’Assemblea alla Commissione Affari Sociali.
Come dichiarato dal FAFCE nella sua risoluzione sulla maternità e sulla maternità surrogata, “questa pratica si sta diffondendo in tutto il mondo, determinando un terreno scivoloso nei confronti del diritto di un bambino, e mancando di rispetto verso la dignità umana e i principi etici fondamentali”.
Il FAFCE condanna quindi fermamente “ogni forma di maternità surrogata, che strumentalizzi donne e bambini, sia essa praticata a titolo gratuito o a titolo oneroso”.
“Una convenzione internazionale sul divieto di maternità surrogata aiuterebbe a spianare la strada per l’abolizione di questa moderna forma di la schiavitù, come abbiamo suggerito in una nostra nota”, conclude il comunicato del FAFCE.
In qualità di membro della Conferenza delle ONG del Consiglio d’Europa, il FAFCE ha invitato i membri della Commissione per gli affari sociali ad implementare la procedura in materia di diritti umani e le questioni etiche legate alla maternità surrogata, nel rispetto delle regole e condannare in modo chiaro questa pratica, non legittimandola in alcuna circostanza. [L.M.]

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ZENIT Staff

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