© Custodia Terrae Sanctae

Terra Santa. Per la festa di Sant'Antonio, il Custode fa il suo ingresso a Giaffa

Alla presenza delle varie comunità religiose, padre Patton si è unito alla celebrazione in onore del Santo di Padova, patrono della parrocchia della città.

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Accompagnato da tre fanfare, una statua fiorita di Sant’Antonio, da parrocchiani e pellegrini provenienti dal mondo intero, il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, ha fatto il suo Ingresso Solenne a Giaffa. Sabato 11 Giugno, si è unito alla celebrazione in onore di Sant’Antonio di Padova, patrono della parrocchia della città.
Nel tardo pomeriggio – informa il sito della Custodia – la processione è partita dalla chiesa di San Pietro di Giaffa. Gli scout cattolici di Gerusalemme guidavano la marcia, seguiti dal “Gruppo del Bambino Gesù”, composto da musicisti indiani e scout ortodossi di Giaffa che si sono uniti al corteo. La statua del Santo, circondata da bambini e parrocchiani in abito francescano per rendergli omaggio, chiudeva la processione. I rappresentanti delle Chiese greco-ortodossa, armena, copta e un sacerdote melchita, erano presenti per accogliere il nuovo Custode.
“Abbiamo buoni rapporti con i latini e oggi siamo qui per condividere la loro gioia in questo giorno di festa e dare il benvenuto a Padre Francesco Patton”, ha spiegato il parroco armeno padre Diran Hagopian. Per questa festa parrocchiale, sono giunte le varie comunità: Palestinesi di Giaffa, Filippini, Indiani, Africani, parrocchiani dello Sri Lanka, di lingua spagnola e ebraica. Vestiti a festa, si sono radunati tutti nel cortile della Scuola di Terra Santa per partecipare alla Messa all’aperto, la prima Messa solenne di padre Patton.
Nell’omelia, il Custode ha ringraziato tutti, parrocchiani e membri del corpo diplomatico di varie nazioni, per la presenza e l’accoglienza ricevute. Ha poi ricordato la vita di Sant’Antonio di Padova, per spiegare come può esserci di esempio. “Durante tutta la sua vita, Sant’Antonio di Padova ha ricercato la volontà di Dio. Non siamo noi a dirigere le nostre vite, Dio ci guida: sta a noi essere aperti alle sue sorprese, senza resistere”.
Riprendendo anche le immagini tradizionali del Santo, ha invitato l’assemblea a imitarlo sulla strada dell’amore di Dio.
A conclusione della celebrazione, Fra Dharmapichai, ofm ha preso la parola, rivolgendosi a Padre Patton. “Lei è venuto dalla Provincia di Sant’Antonio in Italia per celebrare Sant’Antonio a Giaffa! Ha accettato un servizio delicato – altri userebbero il termine “difficile”, ma Dio l’ha scelta per questa missione. Qualunque sia stata la sua posizione nella Chiesa d’Italia, lei arriva come un umile servitore e, qualsiasi cosa accada, noi saremo con lei!”. Poi, rivolgendosi alla folla, ha chiesto: “Siete pronti a pregare per lui, ogni giorno?”. I fedeli hanno risposo con un sì entusiasta e sicuro.
Dopo le parole del rappresentante dei parrocchiani di lingua araba, che ha sottolineato il bisogno di una direzione spirituale e di Fra Zaher Abboud, ofm, all’assemblea è stato offerto un rinfresco preparato dai fedeli.  La serata è proseguita con un concerto e piccoli spettacoli e una gara gastronomica di dolci.

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ZENIT Staff

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