Pulse - Orlando

Strage ad Orlando. Il dolore del Papa: "Violenza orribile e assurda"

Un uomo di origine afghane ha fatto irruzione armato in un locale gay e ha cominciato a sparare all’impazzata: 50 i morti e 53 i feriti

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È stata una carneficina oggi ad Orlando, in Florida, dove un uomo armato ha fatto irruzione alle due di notte in un locale gay, il ‘Pulse’, e ha cominciato a sparare all’impazzata. Secondo gli ultimi dati forniti dalla polizia, sono 50 i morti e 53 i feriti.  L’uomo, armato di un fucile d’assalto e di un “altro tipo di ordigno”, si era barricato dentro al locale con degli ostaggi ma è stato ucciso dalla polizia.
Al cordoglio generale si è aggiunto pure quello di Papa Francesco. In una nota diffusa dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, si legge: “La terribile strage avvenuta ad Orlando, con un numero altissimo di vittime innocenti, ha suscitato nel Papa Francesco e in tutti noi i sentimenti più profondi di esecrazione e di condanna, di dolore e di turbamento di fronte a questa nuova manifestazione di follia omicida e di odio insensato”.
“Papa Francesco – prosegue il comunicato – si unisce nella preghiera e nella compassione alla sofferenza indicibile delle famiglie delle vittime e dei feriti e li raccomanda al Signore perché possano trovare conforto. Tutti ci auguriamo che si possano individuare e contrastare efficacemente al più presto le cause di questa violenza orribile e assurda, che turba così profondamente il desiderio di pace del popolo americano e di tutta l’umanità”.
Il killer sarebbe stato identificato: si chiama Omar Mateen, trentenne americano, di origine afghane; secondo il padre, il movente della strage è l’odio omofobico. L’Fbi – afferma la Cnn citando fonti dell’agenzia federale – sta indagando su possibili legami tra la strage e il terrorismo islamico.
 

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ZENIT Staff

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