È rimasto bloccato in mezzo ad una raffica di proiettili, venerdì scorso, il cardinale Orani João Tempesta, arcivescovo di Rio de Janeiro. Di ritorno dal Santuario del Cristo Redentore il porporato era in auto con il suo autista diretto verso l’aeroporto, quando un conflitto a fuoco tra criminali e agenti della polizia nei pressi della baraccopoli di Morros Fallet / Fogueteiro, nella zona di Santa Teresa, ha costretto lui ed il suo autista a bloccarsi.
Entrambi – riferisce il sito dell’arcidiocesi – si sono rifugiati per dieci minuti dietro il veicolo, mentre altri passanti trovavano riparo tra autobus ed automobili. “Quando lo scontro si è placato, abbiamo fatto retromarcia e preso un’altra strada. Il bus davanti a noi ha proseguito. Non so come è finita”, ha detto l’arcivescovo.
Né lui né nessun altro è rimasto ferito, ha tenuto a precisare lo stesso cardinale, sottolineando che l’accaduto mostri come la società brasiliana sia “malata”. Di qui l’auspicio di ricostruirla “secondo i valori del Vangelo, in modo che i cuori siano aperti alla grazia di Dio”.
Entrambi – riferisce il sito dell’arcidiocesi – si sono rifugiati per dieci minuti dietro il veicolo, mentre altri passanti trovavano riparo tra autobus ed automobili. “Quando lo scontro si è placato, abbiamo fatto retromarcia e preso un’altra strada. Il bus davanti a noi ha proseguito. Non so come è finita”, ha detto l’arcivescovo.
Né lui né nessun altro è rimasto ferito, ha tenuto a precisare lo stesso cardinale, sottolineando che l’accaduto mostri come la società brasiliana sia “malata”. Di qui l’auspicio di ricostruirla “secondo i valori del Vangelo, in modo che i cuori siano aperti alla grazia di Dio”.