“Mi dice il vescovo che lì piove. Ma anche la pioggia è una grazia. Perché è brutta, ma è anche bella! Ha due cose. È brutta perché ci dà fastidio, ma è bella perché è come la figura della grazia di Dio che viene su di noi”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto telefonicamente ai 100 mila giovani pronti a percorrere 28 km dallo stadio Helvetia Recina di Macerata verso Loreto, dove sono giunti questa mattina all’alba. L’iniziativa, quest’anno sul tema “Tu sei unico”, si è aperta ieri pomeriggio con la Messa dell’arcivescovo di Ancona-Osimo, il cardinale Edoardo Menichelli.
“Voi – ha detto il Papa ai giovani – incominciate adesso a fare il cammino; cammino che durerà tutta la notte. Ma anche la vita è un cammino. Nessuno di noi sa quanto durerà la propria vita, ma è un cammino. E quando uno crede di vivere la propria vita senza camminare? Non si può vivere la propria vita stando fermi. La vita è per camminare, per fare qualcosa, per andare avanti, per costruire un’amicizia sociale, una società giusta, per proclamare il Vangelo di Gesù”.
“Io sono vicino a voi questa sera – ha assicurato Francesco – vi sono vicino nella mia preghiera, vi accompagno e vi auguro una notte di preghiera e di gioia”. E “anche un po’ di sofferenza” che “sicuro ci sarà”, ha detto il Papa; “ma questo si supera, con la speranza dell’incontro, domani, con Gesù Eucaristia”.
“Io vi benedico!”, ha concluso il Santo Padre, ribadendo l’esortazione a “camminare sempre nella vita; mai, mai fermarsi, sempre in cammino. La vita è questo!”. “Pregate anche per me – ha aggiunto – perché io non mi fermi e continui ad andare in cammino. Il cammino che il Signore mi dirà come fare”.
“Voi – ha detto il Papa ai giovani – incominciate adesso a fare il cammino; cammino che durerà tutta la notte. Ma anche la vita è un cammino. Nessuno di noi sa quanto durerà la propria vita, ma è un cammino. E quando uno crede di vivere la propria vita senza camminare? Non si può vivere la propria vita stando fermi. La vita è per camminare, per fare qualcosa, per andare avanti, per costruire un’amicizia sociale, una società giusta, per proclamare il Vangelo di Gesù”.
“Io sono vicino a voi questa sera – ha assicurato Francesco – vi sono vicino nella mia preghiera, vi accompagno e vi auguro una notte di preghiera e di gioia”. E “anche un po’ di sofferenza” che “sicuro ci sarà”, ha detto il Papa; “ma questo si supera, con la speranza dell’incontro, domani, con Gesù Eucaristia”.
“Io vi benedico!”, ha concluso il Santo Padre, ribadendo l’esortazione a “camminare sempre nella vita; mai, mai fermarsi, sempre in cammino. La vita è questo!”. “Pregate anche per me – ha aggiunto – perché io non mi fermi e continui ad andare in cammino. Il cammino che il Signore mi dirà come fare”.