Verità & Menzogna / Pixabay CC0 - geralt, Public Domain

Ma il male può rispettare i nostri diritti?

La verità non si decompone o compone in vista delle tendenze dei tempi: è eterna

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Ogni uomo che nel suo cuore serba la luce e la forza del timore di Dio, non può non osservare due verità essenziali che ci insegna direttamente il Figlio dellUomo con il suo vissuto storico.  La prima riguarda il tempo che ci accompagna, qualsiasi sia il ruolo sociale di ognuno. Bisogna sempre osservarlo con intelligenza e profondità danimo. Il male infatti tende ad impadronirsi di ogni suo respiro, perché nella sua natura è subdolo e strisciante. La sua prepotenza distruttiva è pronta a cogliere ogni momento favorevole per mietere le sue vittime e spargere i suoi veleni.
La seconda verità ci suggerisce di mettere sempre mano ad un atteggiamento prudente, perché non si lasci mai campo libero alle falsità che circondano la vita di chiunque. Un sano discernimento salva da ogni tendenza negativa e porta il cuore nei battiti regolari dellarmonia interiore. Gesù infatti, proprio perché mosso dalla Spirito Santo, conosce il cuore degli altri. Sa come dirigere le sue azioni per fare la volontà del Padre e compiere le Sacre Scritture, come anche scrutare nei pensieri più segreti, prima che essi vengano formulati. Non a caso il Messia di notte lascia Gerusalemme.
Gli scribi lo avrebbero fatto cadere in qualche trappola silenziosa, per poi porre fine alla sua vita. Tutto questo lontano dalla folla che accompagnava Gesù. Scrive Marco:  Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. I pericoli vanno prevenuti e non ignorati. Con il calar della sera la città sacra sarebbe stata meno sicura. La prudenza è sempre figlia della saggezza e della giusta scienza. Il male non va mai assecondato. Chi fa il suo gioco si candida ad essere stritolato.
Tutto questo ci fa capire che nella vita non basta solo avere dei diritti, necessita di conseguenza ogni interesse per la loro preziosa salvaguardia. Non può bastare neanche il solo esigere il loro rispetto da parte degli altri. Sarebbe troppo facile per tutti! Non dico nulla di nuovo se affermo che lesistenza umana è continuamente attraversata da mille folate di male, ma non per questo si debba ingenuamente o impunemente esporsi ad esso. È proprio la verità eterna che chiede alluomo la più alta prudenza possibile, perché ognuno di noi, prima di avere diritti verso se stessi, ha di certo obblighi presso Dio.
Quando si nasce si diventa strumentodel Creatore. Lungo la strada della vita bisogna poi cercare la serenità del cuore, per meglio conoscere la volontà del Padre su se stessi e per compiere ogni giorno la sua volontà. Lesempio più grande per lumanità è infatti lo stesso Gesù. Non poteva morire prima di aver istituito leucaristia e il sacerdozio ordinato. Due sacramenti che racchiudono la grandezza della sua missione, senza i quali nessuno avrebbe avuto la possibilità della salvezza e della redenzione. Cristo doveva misurare ogni cosa, ogni parola, ogni spostamento, per non cadere in alcun modo in qualsiasi forma di falsa sicurezza, di tentazione, di imprudenza.
Luomo ha degli obblighi da osservare che vanno oltre se stesso. Spesso il mondo non ragiona in questi termini, ma la verità non si decompone o compone in vista delle tendenze dei tempi. La verità è eterna. Cambiare; progredire; crescere; scoprire; inventare le nuove occasioni per migliorare il cammino della storia qualifica senzaltro la vita sulla terra, ma non sostituisce il valore del messaggio cristiano. Vivere nella realizzazione della volontà del Padre è un obbligo per ogni essere umano, ma non è certo un peso che toglie libertà o potere di scelta.
La volontà divina sulluomo è garanzia del bene, perché mai essa potrebbe consegnare un solo attimo della esistenza di ognuno alla multiformità del male. Dio non vuole che si cada nella droga, nellalcool, nellozio, nel vizio, nellimprudenza, nellinsicurezza di sé, nellomessa vigilanza, nella cieca fiducia verso gli uomini o le diverse circostanze. È proprio questo sguardo protettivo continuo sullumanità che rende luomo più forte. Il rispetto della volontà del Padre gli garantisce, giorno per giorno, il vero senso di libertà e la sicurezza di discernere, mettendo al riparo chiunque da uno stato di piena debolezza.
La strada maestra per tutelare i diritti personali non può essere che questa e non la pur comprensibile pretesa del loro rispetto a tutti i costi. Questultimo atteggiamento si scontra giornalmente con una realtà che ha deciso di dipendere da se stessa, con le conseguenze visibili che feriscono la serenità sociale, inerme più volte dinnanzi al male subito. Scrive nei suoi appunti di studio monsignor Costantino Di Bruno: “È questo oggi il grande peccato delluomo: pretesa che gli altri rispettino ogni sua libertà. Ma può chiedere la gazzella al leone perché non leda i suoi diritti alla libertà e alla vita? Al male non si possono chiedere diritti. Se il male rispettasse i diritti, non sarebbe male.
Il teologo non si ferma alla sola segnalazione di un comportamento evidentemente sbagliato, ma va oltre e ne individua le cause che lo determinano:Questo succede perché viviamo con mentalità atea. Vi è unantropologia di bassa lega. Se non alziamo lo sguardo verso lalto per contemplare il Signore e per camminare nella sua volontà, il male sempre ci divorerà”.
Il sacerdote completa il suo pensiero indicando anche la strada da intraprendere per rinnovare se stessi ed entrare in un nuovo stile di vita, capace di ridurre le incursioni malefiche che falsano loggettività umana. Se invece ognuno si consegnasse a Dio, in Cristo, nello Spirito Santo, per il compimento della sua volontà, entreremmo allistante in un dinamismo nuovo. Sapremmo che ogni sacrificio, ogni rinunzia, ogni privazione è obbligatoria, perché solo la volontà di Dio si compia nella nostra vita.
Ma la stoltezza, che simpadronisce volentieri della collettività, spinge chiunque ad esigere che il male rispetti i nostri diritti, senza avanzare alcuna forma di tutela. I risultati sono sotto i nostri occhi, perché il male, di rispettare i diritti altrui, non ne vuole proprio che sapere!
Chi volesse contattare l’autore può scrivere al seguente indirizzo email: egidiochiarella@gmail.com. Sito personale: www.egidiochiarella.it. Per seguire la sua rubrica su Tele Padre Pio: https://www.facebook.com/troppaterraepococielo

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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