Daphne e Josh sono due ragazzi reclusi in un carcere minorile, una nell’ala femminile e l’altro in quella maschile. I due si conoscono e cominciano a frequentarsi a distanza e nonostante la separazione a cui sono costretti ;tra loro nasce un sentimento d’amore forte e profondo.
“Fiore” racconta la storia semplice di un amore genuino e fresco che nasce nel grigiore di un carcere e mostra come anche nel mezzo di una realtà dura e spietata creata da un modo incapace di prendersi cura dei sui figli, sia possibile ritrovare speranza e affetto. I due protagonisti si comportano con l’impulsività di due ragazzi che conoscono l’amore per la prima volta, ma il racconto mantiene la tenerezza e l’innocenza di un sentimento pulito e sincero. Gli addetti alla vigilanza e all’intrattenimento nel carcere sono persone attente e comprensive delle esigenze di questi ragazzi
Il film è stato realizzato ponendo grande attenzione agli aspetti più realistici della vicenda, sia dal punto di vista della costruzione dei personaggi che da quello della riproduzione degli ambienti. Gli interpreti sono ragazzi che, in un modo o nell’altro, veramente hanno vissuto la dura realtà criminale giovanile e il luogo in cui è stato girato il film è stato in passato un vero carcere minorile. Tutto ciò conferisce realismo e credibilità alla storia senza appesantirla indugiando troppo sugli aspetti sociologici della vicenda.
Una storia d’amore, né più né meno: questo è Fiore. Una storia antica come tutte ma attuale e assai moderna, semplice come un fiore, appunto, ma che coinvolge dall’inizio alla fine. Fiore è stato scelto per il programma della Quinzaine des Rèalisateurs, sezione parallela del Festival del Cinema di Cannes 2016, e in quell’occasione il giovane regista Claudio Giovannesi ha spiegato che il film è nato per raccontare la storia di un giovane amore che nasce e cresce nonostante distanze, ostacoli, separazioni e difficoltà.
Josh (Josciua Algeri) e Daphne (Daphne Bonori) sono i protagonisti: un Romeo e una Giuletta contemporanei immersi nel duro mondo della delinquenza minorile e separati dal rigore della detenzione, disperatamente desiderosi di libertà e di una vita normale. Daphne è un’adolescente introversa, con una famiglia problematica alle spalle, che finisce arrestata per rapina. È profondamente innamorata di suo padre Ascanio, anche lui ex- detenuto, che però non può occuparsi di lei, interpretato in modo autentico e convincente da Valerio Mastandrea.
Nel carcere minorile in cui è detenuta per scontare la sua pena, Daphne si ritrova per caso a conversare con un ragazzo, anche lui recluso nell’ala maschile per rapina. Tra le grate che separano i due cortili e le sbarre delle finestre, con sguardi in lontananza e biglietti clandestini, i due giovani coltivano il loro rapporto in modo sempre più profondo, anche a rischio di ricevere dure sanzioni.
Nonostante la durezza dei loro caratteri, tra i due protagonisti sboccia un sentimento intenso, delicato e sincero, che li aiuta a sopportare la pesantezza della loro condizione di vita, attuale e passata, e a trovare un loro speciale spazio di libertà.
Fiore riesce davvero a rappresentare in modo vivido e realistico il mondo di due adolescenti immersi in un qui e ora che non conosce futuro, ma solo la felicità del presente. Per questo sono anche capaci di non giudicare troppo gli altri e possono continuare a sperare ancora nel bene. Il regista, che per realizzare questo film ha visitato diversi carceri minorili per comprendere e rappresentare al meglio questa realtà, ha raccontato di aver scoperto con stupore che i ragazzi, anche quando hanno commesso dei reati, ancora mantengono un fondo di purezza e genuinità che li salva.
Fiore non nasconde i turbamenti adolescenziali e sessuali che i ragazzi continuano a vivere anche in mezzo al rigore della vita carceraria, eppure in questa storia ogni rapporto affettivo mantiene un fondo di tenerezza, innocenza e dolcezza proprio di quei giovani alla disperata ricerca di un affetto vero e disinteressato. Perché sono proprio l’amicizia e l’amore che alimentano la speranza in una vita migliore in questi ragazzi cresciuti in un mondo di adulti spietato e opportunista.
Nel cercare di vivere il loro amore Daphne e Joshua sono consapevoli di rischiare molto ma le loro scelte, sicuramente impulsive e incoscienti, sono dettate dal solo desiderio di condividere qualche istante di felicità con l’altro. Come due bambini in loro non c’è malizia ma solo il bisogno di un affetto mai conosciuto prima.
Titolo Originale: Fiore
Paese: ITALIA
Anno: 2016
Regia: Claudio Giovannesi
Sceneggiatura: Claudio Giovannesi, Filippo Gravino, Antonella Lattanzi
Produzione: PUPKIN PRODUCTION, IBC MOVIE, CON RAI CINEMA
Durata: 110
Interpreti: Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Valerio Mastandrea
Per ogni approfondimento: http://www.familycinematv.it/
Fiore!
Una storia d’amore, romantica, delicata, gentile, che nasce nel luogo più impensabile: il carcere minorile.