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Utero in affitto. Roccella (IDeA): “Referendum e legge per vietarlo”

La proposta della parlamentare a seguito delle notizie sulla diffusione della pratica in Italia

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Un referendum e una nuova legge, per spazzar via ogni dubbio sull’illegalità dell’utero in affitto. È quanto propone l’onorevole Eugenia Roccella, deputato del gruppo parlamentare IDeA.
“Il tour italiano dell’agenzia specializzata in utero in affitto, emerso grazie all’inchiesta della Ricci Sargentini, è l’ennesimo esempio della diffusione di questa pratica in Italia. Altri casi analoghi sono già stati segnalati, senza risultati, anche alle procure”, afferma la Roccella, con riferimento alla recente inchiesta del Corriere della Sera.
“Abbiamo reati documentati – prosegue la parlamentare – cosa aspettano i magistrati ad attivarsi? Aspettano che questi bambini nascano, in modo da poterne riconoscere l’adottabilità da parte dei committenti? Questo è stato fin qui l’indirizzo seguito dai tribunali ma anche dal legislatore, grazie al comma 20 della legge sulle unioni civili”.
Secondo l’onorevole Roccella, è necessario “cambiare verso”, approvando “in tempi brevi una nuova legge contro l’utero in affitto, e abrogando con un voto popolare una parte della legge Cirinnà, fra cui il comma 20”, che prevede l’applicazione anche alle unioni civili delle disposizioni che riferiscono al matrimonio o alle parole “coniuge” e “coniugi”.

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Staff Reporter

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