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Mons. Jurkovič: "Conciliare la tecnologia con la creazione di posti di lavoro"

Alla conferenza dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro a Ginevra, mons. Jurkovič affronta i temi di disoccupazione giovanili e impatto dei cambi climatici sul mondo del lavoro

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La mancanza di lavoro dignitoso, la disoccupazione giovanile, l’impatto dei cambiamenti climatici sul mondo del lavoro. Sono solo alcuni dei grandi temi sollevati dall’osservatore permanente della Santa Sede, mons. Ivan Jurkovič, alla 105esima sessione della Conferenza dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) a Ginevra.
Nel suo intervento – riportato dalla Radio Vaticana – il presule parte dall’appello di Papa Francesco alla comunità internazionale in favore della crescita dell’occupazione giovanile come condizione per lo sviluppo dell’intera società umana, per rimarcare l’obbligo morale che pesa sugli attori internazionali di dare vita a modelli economici che siano i più equi ed inclusivi possibile.
Bisogna puntare su sistemi economici – ha detto – che investano sulla persona e che non siano esclusivamente orientati al profitto, capaci quindi allo stesso tempo di conciliare l’innovazione tecnologica con la creazione di opportunità di lavoro. Citando ancora il Papa nella Laudato Si‘, Jurkovič ha messo in guardia dalla tentazione di risparmiare rimpiazzando il lavoro umano con strumenti tecnologici avanzati.
Di qui l’invito ai membri dell’Oil a tutelare la dignità umana in tutti gli ambiti sociali, economici e politici. La globalizzazione del lavoro e dei processi produttivi rende ancora più urgente l’esigenza di creare condizioni di lavoro dignitose per tutti, così da rendere realmente virtuose le ricadute della crescita del commercio internazionale.
Particolare attenzione, secondo l’osservatore vaticano, va riservata ai lavoratori nelle cosiddette economie emergenti, là dove esistono i maggiori divari in termini di salari e orari lavorativi. Rivolgendosi soprattutto ai governi,  Jurkovič ha fatto poi riferimento all’impatto negativo dei cambiamenti climatici sullo sviluppo economico e sociale. Una situazione che richiede delle soluzioni integrate, dirette a combattere la povertà, a restituire dignità agli esclusi e a proteggere l’ambiente.

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ZENIT Staff

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