Questa mattina, prima dell’Udienza generale in piazza San Pietro, il Papa ha ricevuto nell’auletta dell’Aula Paolo VI i rappresentanti dell’Institute of Jainology di Londra, una istituzione benefica che si occupa di far avanzare il giainismo e i suoi principi fondamentali della compassione e della non-violenza attraverso l’arte, la cultura e l’istruzione.
“Vi do il benvenuto e mi piace questo incontro – ha detto loro il Santo Padre – un incontro che fa crescere la nostra responsabilità nella cura del creato, di quel dono che tutti noi abbiamo ricevuto – il dono del creato – perché ne abbiamo cura. Il creato è lo specchio di Dio, è lo specchio del Creatore, è lo specchio della natura, di tutta la natura, è la vita della natura e anche il nostro specchio”, sottolinea il Papa.
“A noi, a tutti – aggiunge – piace la madre Terra, perché è quella che ci ha dato la vita e ci custodisce; direi anche la sorella Terra, che ci accompagna nel nostro cammino dell’esistenza”. Tuttavia “il nostro compito è un po’ curarla come si cura una madre o come si cura una sorella, cioè con responsabilità, con tenerezza e con la pace”.
Francesco esorta quindi a rimanere “uniti in questo ideale, in questo compito, in questo lavoro di fare che la nostra madre, la nostra sorella Terra sia custodita; nella consapevolezza che curare, custodire il creato, la Terra, è curare e custodire l’umanità intera”.
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"Custodire il creato, è custodire l’umanità intera"
Ricevendo stamane i rappresentanti dell’Institute of Jainology di Londra, il Papa esorta ad aver cura della “sorella Terra” che è “lo specchio di Dio”