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Lotta alla radicalizzazione: i cappellani carcerari al Consiglio d’Europa

Al via da oggi fino al 1° giugno, a Strasburgo l’incontro europeo dei Cappellani Penitenziari promosso dal CCEE

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Si apre questo pomeriggio presso il Centro St. Thomas, l’Incontro europeo dei cappellani penitenziari promosso da CCEE, Missione Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa e la Commissione Internazionale della Pastorale Cattolica nelle Carceri (ICCPPC). L’incontro, che si svolge sotto gli auspici del Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, tratterà il fenomeno della radicalizzazione nelle carceri e sarà avviato da un intervento di Vincenzo De Gaetano, giudice presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
“Il fenomeno della radicalizzazione non è una realtà marginale, confinata nelle mura degli istituti penitenziari, ma è una questione che tocca direttamente alla coesione sociale delle nostre società. Lo testimonia la crescente attenzione con cui Governi e Istanze Internazionali seguono il fenomeno” afferma mons. Paolo Rudelli, osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa.
“A Strasburgo – aggiunge – vogliamo fare entrare in dialogo il Consiglio d’Europa, che ha varato nel maggio 2015 delle linee guida in materia, con la rete dei cappellani cattolici che operano quotidianamente per offrire assistenza spirituale nelle carceri. Vogliamo mettere in luce l’apporto specifico di questo servizio della Chiesa, sottolineando anche l’importanza della collaborazione tra cappellani delle diverse religioni, una realtà che esiste già in molte parti dell’Europa e che può essere di grande aiuto non solo per la lotta alla radicalizzazione ma più in generale per la tutela della dignità umana delle persone in detenzione”.
Circa 60 partecipanti provenienti da 23 Stati membri prenderanno parte all’evento. La maggior parte sono cappellani cattolici incaricati della pastorale nelle carceri a livello nazionale. Ci saranno anche alcuni cappellani di Chiese ortodosse e protestanti, nonché un gruppo di musulmani coinvolti nella stessa attività.
La giornata si concluderà poi con la proiezione del film-documentario Dustur di Marco Santarelli che narra la storia di un gruppo di detenuti musulmani del carcere Dozza di Bologna che inizia a conoscere e approfondire la Costituzione italiana (Dustur significa ‘Costituzione’ in arabo) in uno speciale corso scolastico. Un percorso che li porterà a scrivere un dustur ideale, fatto di parole personali e universali, in un confronto aperto e uno scambio tra culture e modi di sentire a volte differenti, accomunati da necessità vitali. Due dei protagonisti del film-documentarioFr. Ignazio De Francesco, Piccola Famiglia dell’Annunziata (Bologna, Italia) e Yassine Lafram, Coordinatore della Comunità Islamica di Bologna (Italia) interverranno il giorno successivo nel corso di una tavola rotonda al Consiglio d’Europa
Infatti, domani, martedì 31 maggio, i lavori si sposteranno nel Consiglio d’Europa (Palais de l’Europe – Sala 9) e saranno aperti dall’intervento del Thorbjørn Jagland. Nel corso dell’incontro sarà data lettura del Messaggio che Papa Francesco ha inviato ai partecipanti. Al termine della sessione di martedì 31 maggio, il CCEE e l’ICCPPC presenteranno alcune conclusioni riguardanti la lotta contro la radicalizzazione e il loro impegno per la promozione della dignità umana.

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ZENIT Staff

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