L’appoggio di Papa Francesco alle Madri di Plaza de Mayo si è rinnovato con l’incontro, avvenuto ieri alla Casa Santa Marta, con la presidente Marta Hebe de Bonafini, 87 anni. La donna, durante la dittatura argentina del 1976-83, perse il figlio e la nuora, finiti nel ‘buco nero’ dei desaparecidos, oppositori del regime videliano.
Secondo quanto riferisce la Radio Vaticana, l’anziana donna argentina ha parlato di un incontro “lungo” ed “affettuoso” con il Santo Padre. Durante il ministero sacerdotale e poi episcopale di Bergoglio a Buenos Aires, la Bonafini era stata tra i critici del futuro pontefice, accusato da molto di non aver fatto nulla per salvare gli oppositori.
La storia, com’è noto, ha poi dato ragione a Bergoglio, e la stessa fondatrice delle Madri di Plaza de Mayo gli aveva poi scritto una lettera di scuse, riconoscendo il grande impegno al fianco degli oppositori al regime, molti dei quali da lui stesso personalmente salvati.
Incontrando la stampa a Roma, la Bonafini ha riferito alcuni passaggi della sua conversazione con Francesco, al quale ha parlato della nuova drammatica crisi economica e occupazionale che ha travolto l’Argentina. Il Papa pur avendola ascoltata con grande attenzione e partecipazione, le avrebbe però riferito di non poter recarsi al momento in visita nel suo paese natale.
Marta Hebe de Bonafini (Wikimedia Commons)
Plaza de Mayo: l’abbraccio del Papa alla fondatrice
Marta Hebe de Bonafini, portavoce delle Madri di Plaza de Mayo, è stata ricevuta in udienza privata da Bergoglio, in passato da lei criticato per il suo atteggiamento verso la dittatura argentina