La risoluzione approvata ieri sulla salute riproduttiva ha fatto registrare la voce fuori dal coro del deputato Gianluigi Gigli (DES-DC), presidente del Movimento per la Vita.
Secondo l’onorevole Gigli, con tale risoluzione, “l’Italia si allinea, quasi senza dibattito e riflessione, alle troppe Agenzie che condizionano l’aiuto ai Paesi in via di sviluppo alla promozione della cosiddetta ‘salute riproduttiva’, il pacchetto Onu che include aborto, sterilizzazione, contraccezione e pillole dei giorni dopo”.
“Invece di ridurre le diseguaglianze nella distribuzione delle ricchezze del pianeta e migliorare le condizioni di vita dei Paesi più poveri da dove partono i flussi migratori – prosegue la nota di Gigli – anche l’Italia si associa a quanti preferiscono eliminare alla radice la richiesta di giustizia attraverso il ricorso a politiche antinataliste”.
“Mentre a parole promuove il Migration Compact, nei fatti l’Italia si inchina alle multinazionali del farmaco e a Planned Parenthood International, la multinazionale dell’aborto – sottolinea ancora il presidente del Movimento per la Vita -. Con evidente superficialità e poco attrezzato culturalmente, il Parlamento italiano subisce senza alcuna resistenza il virus della mentalità neo-malthusiana”.
Gigli è stato l’unico deputato a votare contro la risoluzione delle Commissioni congiunte Affari Esteri e Affari Costituzionali della Camera con la quale si impegna il governo a destinare almeno il 10 per cento delle spese per la cooperazione internazionale alla salute riproduttiva.
Ufficio Stampa Gruppo Parlamentare PER L'ITALIA-CENTRO DEMOCRATICO
Salute riproduttiva. Gigli (Mpv): “Senza dibattito Italia allineata a mentalità maltusiana”
Secondo il parlamentare, unico ad aver votato contro la risoluzione, il parlamento ha mostrato la sua incoerenza riguardo alla gestione dei flussi migratori