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Seguire Gesù per servire

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mc 10,32-45

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Lettura
La richiesta dei figli di Zebedèo offre a Gesù l’occasione di tornare sul tema dei “posti”. Ora, però, non ci sono più i bambini ad addolcire la scena: emerge solo la rivalità tra i discepoli. Essi sono rimasti al livello di comportamento dei peggiori politici, che ambiscono ad avere a scapito degli altri, ad affermarsi attraverso giochi poco puliti, a comandare per il gusto di essere primi. Deve essere chiaro: nessuno di questi o altri simili atteggiamenti ha il minimo diritto di cittadinanza nel Regno che Gesù viene a inaugurare. In questo, Gesù dimostra tolleranza zero perché Lui per primo rifiuta del tutto mescolanze, compromessi, giochi di potere.
Meditazione
L’atteggiamento dei figli di Zebedèo sembra l’esatto opposto di quello di Israele al termine dell’Esodo, alle soglie della Terra Promessa (Nm 13): il popolo condotto da Mosè si lascia prendere dal panico e, salvo poche eccezioni, rifiuta di proseguire; Giacomo e Giovanni, invece, sono presi dall’euforia e si dichiarano pronti al sacrificio, in vista di posti importanti. Eppure tutti cadono nello stesso errore. Il problema centrale del cammino con Dio assieme a Gesù è che agisca sempre la grazia degli inizi. Al principio, Gesù ha agito da solo per noi: logica vuole che ciò continui e che, nel proseguimento, la collaborazione del discepolo, pur necessaria certo, non giunga mai a sovrapporsi o a sostituirsi all’opera del Maestro. Soprattutto occorre evitare di voler concludere il cammino “chiedendo il conto” come, in un certo senso, fa Pietro, oppure cercando di assicurarsi posti prestigiosi, che diano visibilità. Nel mondo di Gesù non esistono posti né ruoli, né altre realtà simili, ma solo persone in atteggiamento di ascolto e di condivisione. Quando Gesù preannuncia la Passione non indica ai discepoli la necessità di imitarlo, non dice: toccherà anche a voi. Egli va semplicemente avanti per la propria strada: dal compimento del suo cammino potrà nascere ogni possibilità per i discepoli. Gesù sa che quello che il Padre gli ha concesso, sarà concesso sempre dal Padre a tutti coloro che scelgono di stare con Lui, secondo la misura di ciascuno. Occorre evitare di assumere i modelli del mondo, per farsi largo a gomitate, per cercare di prevalere, là dove, al contrario, ha senso solo servire come Gesù ha servito, senza timori né entusiasmi.
Preghiera
Maria, Speculum Iustitiae! Tu sei riflesso purissimo dell’insondabile giustizia di Dio, che attraverso te esercita ogni potenza con infinita misericordia; noi oggi ti invochiamo per ritrovare in te la vera dignità di figli e rinnovare in noi l’immagine di Dio: Gesù Cristo.
Agire
A imitazione di Maria, oggi nella preghiera non domanderò nulla per me, ma solo per chi mi sta accanto o che mi è stato affidato, ripetendo spesso il bel nome di Gesù.
Meditazione del giorno a cura di don Marco Simbola, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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