Durante la sua visita a Strasburgo (25 novembre 2014), Papa Francesco ha sottolineato che su numerose questioni urgenti la Chiesa cattolica, in particolare attraverso il Ccee, può cooperare con il Consiglio d’Europa e le sue attività e offrire un contributo essenziale. Facendo seguito a questo invito, il Ccee in collaborazione con la Missione Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa e la Commissione Internazionale della Pastorale Cattolica nelle Carceri (ICCPPC), sta organizzando un incontro europeo dei cappellani responsabili della pastorale penitenziaria a livello nazionale.
L’incontro, organizzato sotto gli auspici del segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, si terrà a Strasburgo dal 30 maggio al 1 giugno 2016, con il tema: “Radicalizzazione nelle carceri: una visione pastorale”.
L’accompagnamento spirituale dei detenuti è sempre stato oggetto di una particolare attenzione da parte della Chiesa, concretizzandosi nella presenza dei cappellani penitenziari e negli sforzi di tante associazioni e di molti volontari che collaborano nell’assistere i carcerati. I loro servizi non sono rivolti soltanto ai carcerati cattolici. Infatti, l’assistenza spirituale va di pari passo con gli sforzi per garantire migliori condizioni di vita e un sostentamento morale, in uno spirito di fratellanza, e per contribuire a migliorare sostanzialmente l’atmosfera nelle carceri.
D’altra parte, nel loro impegno per la promozione dei diritti umani, il Consiglio d’Europa e la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo hanno sempre prestato una particolare attenzione alle condizioni delle persone in carcere. Di recente, in sede di approvazione del piano d’azione “La lotta contro l’estremismo violento e la radicalizzazione che conduce al terrorismo” (19 maggio 2015), il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha chiaramente dimostrato il proprio interesse e la volontà dei suoi Stati membri di affrontare insieme il fenomeno della radicalizzazione nelle carceri.
All’evento di Strasburgo sono attesi circa 50 partecipanti provenienti da 20 Stati membri. La maggior parte sono cappellani cattolici incaricati della pastorale nelle carceri a livello nazionale. Ci saranno anche alcuni cappellani di Chiese ortodosse e protestanti, nonché un gruppo di musulmani coinvolti nella stessa attività.
L’incontro ha due obiettivi principali: in primo luogo, aggiornare i cappellani sugli sviluppi delle norme del Consiglio d’Europa sui diritti umani nelle carceri e sulla lotta contro il fenomeno della radicalizzazione (in particolare la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e le “Linee guida per i servizi carcerari e di affidamento ai servizi sociali in materia di radicalizzazione ed estremismo violento”). In secondo luogo, durante i lavori si discuterà del contributo che la pastorale può offrire alla lotta contro la radicalizzazione e, più in generale, nella promozione della dignità umana nelle carceri.
L’appuntamentoo si chiuderà mercoledì 1 giugno con una sessione incentrata sulla riflessione sulla spiritualità dei cappellani penitenziari e una presentazione del “Giubileo della Misericordia per i Carcerati”, che si terrà a Roma il 6 novembre 2016, nel contesto dell’Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Al termine dei lavori di giovedì 31 maggio, che si terrà presso il Consiglio d’Europa, il Ccee e l’Iccpc presenteranno alcune conclusioni riguardanti la lotta contro la radicalizzazione e il loro impegno per la promozione della dignità umana.
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CCEE. Radicalizzazione nelle carceri: una visione pastorale
A Strasburgo, dal 30 maggio al 1° giugno, l’Incontro Europeo dei Cappellani Penitenziari sostenuto dal Consiglio d’Europa