Il ministero episcopale a L’Avana di monsignor Juan de la Caridad Garcia Rodriguez si apre nel segno del dialogo, in continuità con il suo predecessore. A seguito del passaggio di consegne con il cardinale Jaime Ortega che ha presentato le dimissioni all’età di 79 ani, dopo 35 anni di servizio, il nuovo arcivescovo della principale diocesi cubana, ha presieduto ieri la sua prima messa in cattedrale.
Rivolto al vicepresidente cubano, Salvador Valdés Mesa, e del responsabile dell’Ufficio per gli affari religiosi del Partito Comunista Cubano, entrambi presenti alla cerimonia di insediamento, monsignor Garcia ha dichiarato: “La vostra presenza qui ci invita e ci incoraggia a proseguire con il dialogo, che può essere più efficace, più reale, in modo che la Chiesa possa trovare altri spazi per la sua missione evangelizzatrice, per la liturgia, per la missione educativa e per la carità verso i poveri”.
La celebrazione liturgica, culminata con la consegna del pastorale da parte dell’arcivescovo uscente al successore, è stata segnata da una grande partecipazione di popolo, con la cattedrale gremita e centinaia di fedeli a seguire la funzione dai maxischermi allestiti all’esterno. Tra i concelebranti numerosi presuli cubani e l’arcivescovo di Miami, monsignor Thomas Wenski.
“Sono un po’ spaventato – ha confidato candidamente il nuovo arcivescovo -. Non capisco il mistero del perché sono qui…”.
“Vivere in pace, mangiare in pace, lavorare in pace, studiare in pace e morire in pace… Nessuno tocchi nessuno, nessuno colpisca nessuno, nessuno faccia del male a nessuno”, ha aggiunto con semplicità monsignor Garcia Rodriguez, esprimendo i suoi auspici per la Cuba del futuro.
Il nuovo arcivescovo de L’Avana – in precedenza arcivescovo di Camaguey, diocesi nella quale è nato nel 1948 – sarà in Vaticano, il prossimo 29 giugno, solennità di San Pietro e Paolo, per la consegna del Pallio ai nuovi presuli, da parte di papa Francesco.
