Liturgy

Pixabay CC0 - chikid

Benedizioni particolari riservate a singoli istituti religiosi

Oggi tutti i sacerdoti possono impartirle

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Nella sua rubrica di liturgia, padre Edward McNamara LC, professore di Liturgia e Decano di Teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, risponde questa settimana a un lettore italiano.
Le pongo un quesito che riguarda l’uso delle Benedictiones Propriae che si trovano nel Rituale Romanum. Le chiedo se tali benedizioni, riservate a sacerdoti appartenenti a certi ordini religiosi, possono attualmente essere validamente impartite da qualsiasi sacerdote cattolico o soltanto dai sacerdoti degli ordini religiosi interessati. Ciò anche alla luce dell’Istruzione Universae Ecclesiae (n° 28 in particolare). Sperando possa avere una Sua cortese risposta, La ringrazio anticipatamente e Le porgo distinti saluti. –  A.C., Italia
L’istruzione Universae Ecclesiae chiarisce ulteriormente la lettera apostolica in forma di Motu proprio Summorum Pontificum di papa Benedetto XVI. Questo documento stabilisce:
“27. Per quanto riguarda le norme disciplinari connesse alla celebrazione, si applica la disciplina ecclesiastica, contenuta nel vigente Codice di Diritto Canonico.

  1. Inoltre, in forza del suo carattere di legge speciale, nell’ambito suo proprio, il Motu Proprio Summorum Pontificum, deroga a quei provvedimenti legislativi, inerenti ai sacri Riti, emanati dal 1962 in poi ed incompatibili con le rubriche dei libri liturgici in vigore nel 1962.”

Il dubbio del nostro lettore si riferisce soprattutto all’istruzione Inter oecumenici del 1964, dove si legge:
“77. Le benedizioni contenute nel Rituale Romanum tit. IX, cap. 9, 10, 11, finora riservate, possono essere impartite da qualsiasi sacerdote, ad eccezione di: la benedizione per una campana ad uso di una chiesa od oratorio benedetti (cap.9, n.11); La benedizione per la pietra angolare di una chiesa (cap. 9, n. 6); la benedizione di una nuova chiesa od oratorio pubblico (cap. 9, n. 17); la benedizione di un antemensium (cap. 9, no. 21); la benedizione di un nuovo cimitero (cap. 9, no. 22); le benedizioni papali (cap. 10, nos. 1-3); la benedizione ed erezione delle stazioni della croce (cap. 11, no. 1), riservate al vescovo”.
Entrambi i documenti sono stati approvati da un Pontefice e hanno la stessa autorità giuridica. Tuttavia, nell’istruzione Universae Ecclesiae si parla di una deroga delle leggi successive che sono incompatibili con le rubriche dei libri liturgici precedenti, come il ricevere la Comunione nella mano o l’utilizzo di ministri straordinari della Comunione.
L’abolizione delle benedizioni riservate non cade in questa categoria, in quanto esse non sono incompatibili con le rubriche come questa. Infatti, ciò che è stato abolito è il tipo di privilegio o favore concesso a sacerdoti di certi istituti religiosi.
Dopo l’Istruzione Inter Oecumenici, qualsiasi sacerdote poteva, e può tuttora, impartire una qualunque di queste benedizioni in qualsiasi lingua. Dal punto di vista giuridico non avrebbe senso che un sacerdote impartisse una benedizione in inglese senza poter impartire la stessa benedizione in latino, se usa le formule precedenti al 1962.
Queste benedizioni riservate erano principalmente:
Riservate all’Ordine dei Serviti: benedizione ed erezione delle statue della Maria Addolorata in onore della Madonna dei Sette Dolori; benedizione e imposizione con lo scapolare nero della Madonna dei Sette Dolori; benedizione del rosario dei Sette Dolori.
Riservate all’Ordine della Santissima Trinità e Redenzione degli Schiavi (o Trinitari): benedizione e imposizione con lo scapolare della Santissima Trinità; benedizione del rosario o Trisaghion della Santissima Trinità.
Riservate alla Congregazione dei Passionisti: benedizione e imposizione con lo scapolare nero della Santa Croce e Passione del Nostro Signore.
Riservate alla Congregazione della Missione: benedizione e imposizione con lo scapolare rosso della Passione e Sacro Cuore del Nostro Signore, e del Cuore Immacolato di Maria.
Riservate ai Chierici Regolari Teatini: benedizione e imposizione con lo scapolare blu dell’Immacolata Vergine Maria.
Riservate all’Ordine dei Carmelitani Scalzi: benedizione e imposizione con lo scapolare della Madonna del Carmelo; benedizione dell’acqua in onore di Sant’Alberto il Confessore.
Riservate all’Ordine dei Carmelitani: benedizione del rosario di San Giuseppe; benedizione dell’Anello di San Giuseppe.
Riservate all’Ordine della Madonna della Pietà e Redenzione degli Schiavi (Mercedari): benedizione e imposizione con lo scapolare della Madonna della Redenzione; benedizione dell’acqua per i malati in onore di San Raimondo Nonnato; benedizione delle candele in onore di San Raimondo Nonnato; benedizione dell’olio in onore di San Serapione Martire.
Riservate ai Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani): benedizione e imposizione con lo scapolare della Madonna Salute degli Infermi.
Riservate agli Eremiti di Sant’Agostino: benedizione e imposizione con lo scapolare della Madonna del Buon Consiglio; benedizione e imposizione con la cintura della Beata Vergine Maria.
Riservate all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini: benedizione e imposizione con lo scapolare di San Giuseppe, Sposo di Maria e Patrono della Chiesa Universale.
Riservate all’Ordine dei Minimi: benedizione e imposizione con la cintura di lana in onore di San Francesco di Paola.
Riservate all’Ordine dei Predicatori (Domenicani): benedizione della cintura in onore di San Tommaso d’Aquino per la preservazione della castità; benedizione dei rosari della Madonna; benedizione delle rose per la Società del Rosario; benedizione delle candele per la Società del Rosario; benedizione dell’acqua con le reliquie di San Pietro Martire; benedizione delle palme o altri rami nella festa di San Pietro Martire; benedizione dell’acqua per i malati in onore di San Vincenzo Ferrer.
Riservate alla Congregazione della Missione: benedizione e imposizione con la sacra medaglia di Maria Immacolata, comunemente nota come la Medaglia Miracolosa; benedizione dell’acqua per i malati in onore di San Vincenzo de’ Paoli.
Riservate all’Ordine dei Camaldolesi: benedizione del rosario di Nostro Signore.
Riservate alla Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue: benedizione dei rosari del Preziosissimo Sangue.
Riservate all’Ordine del Santissimo Salvatore: benedizione dei rosari di Santa Brigida.
Riservate all’Ordine di San Benedetto: benedizione degli infermi con la reliquia della Vera Croce o il Segno di San Mauro Abate.
Riservate alla Compagnia di Gesù (Gesuiti): benedizione dell’acqua in onore di Sant’Ignazio il Confessore.
Molte di queste benedizioni sono ancora di fatto, seppur non legalmente, riservate ai membri di queste congregazioni in quanto sono intimamente associate alla loro storia o spiritualità. Altre, tuttavia, sono ampiamente utilizzate dai cattolici più devoti, ed è bene che qualsiasi sacerdote possa impartire queste benedizioni.
[Traduzione dall’inglese a cura di Maria Irene De Maeyer]
***
I lettori possono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.org. Si chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Fr. Edward McNamara

Padre Edward McNamara, L.C., è professore di Teologia e direttore spirituale

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione