Card. Philippe Barbarin

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Il card. Barbarin, accusato di aver coperto abusi, in udienza ieri dal Papa

Il Pontefice ha ribadito la fiducia all’arcivescovo di Lione, denunciato e accusato da un gruppo di vittime che ne chiedono le dimissioni per aver insabbiato casi di pedofilia

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Una udienza “di calendario” quella di ieri mattina di Papa Francesco con il cardinale Philippe Barbarin. Così padre Federico Lombardi smorza le voci e le curiosità suscitate dall’incontro di 45 minuti del Pontefice con l’arcivescovo di Lione, negli ultimi mesi al centro di roventi polemiche e accuse per avere insabbiato, a detta delle vittime, i casi di abusi compiuti da alcuni preti dell’arcidiocesi sul finire degli anni ’90.
Come precisato dal portavoce vaticano alla nota agenzia di stampa francese I.Media, Barbarin “è venuto a parlare con il Papa anche dei preparativi del pellegrinaggio delle persone di strada per il Giubileo della Misericordia e di un pellegrinaggio di 300 rappresentanti istituzionali della regione Rhone-Alpes”.
Per il prelato era stata sporta una denuncia e un’associazione che riunisce le vittime di abusi ne chiedeva insistentemente le dimissioni. In particolare a Barbarin viene imputato di non aver agito contro padre Bernard Preynat, 71 anni, abusatore di bambini tra gli 8 e i 12 anni che frequentavano la sua parrocchia tra il 1986 e il 1993.
Proprio ieri, la procura di Lione ha chiesto la non prescrizione degli abusi sessuali che il sacerdote avrebbe compiuto su alcuni boyscout. La decisione è stata rimandata al prossimo 10 giugno alla Camera di consiglio della Corte d’Appello.
Della vicenda del primate delle Gallie era stato lo stesso Papa Francesco recentemente parlarne nell’intervista di lunedì scorso al settimanale cattolico francese La Croix. “È vero – ha detto il Pontefice interpellato sulla questione – che non è facile giudicare i fatti decenni dopo, in un altro contesto. La realtà non è sempre chiara. Ma per la Chiesa, in questo campo, non può esserci prescrizione. Con questi abusi, un sacerdote che ha la vocazione di condurre un bambino verso Dio lo distrugge. Semina il male, il risentimento, il dolore. Come ha detto Benedetto XVI, la tolleranza deve essere zero”.
“Dagli elementi di cui dispongo – ha aggiunto il Papa – credo che a Lione il cardinale Barbarin ha preso le misure necessarie, ha preso bene le cose in mano. È un coraggioso, un creativo, un missionario. Dobbiamo ora attendere il seguito del processo davanti la giustizia civile”. Quindi “non deve dimettersi”, “no, sarebbe un controsenso, un’imprudenza. Si vedrà dopo la conclusione del processo. Ma ora, sarebbe ammettere la propria colpevolezza”.
Intervistato sempre ieri da Le Figaro, a seguito dell’udienza, il cardinale Barbarin ha detto che il Santo Padre “mi ha ribadito la sua fiducia e mi ha consigliato di aspettare tranquillamente che la giustizia faccia il suo corso”. Papa Francesco, ha aggiunto, “ha preso tempo per ascoltarmi con attenzione; sembrava moto informato della situazione. Mi ha ribadito la sua fiducia, la sua preghiera, e la sua intima convinzione: non c’è posto nel ministero per chi abusa dei bambini, e questo, in modo imprescrittibile”.
[S.C.] 

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ZENIT Staff

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