Dopo il successo delle prime due edizioni, si rinnova l’appuntamento di inizio estate con Pellegrini nel Cyberspazio. Dal 16 al 19 giugno, la stampa cattolica italiana si darà appuntamento a Grottammare (Ascoli Piceno) per riflettere sulle potenzialità, ancora in parte inespresse, del web. Il tema di quest’anno è Raccontare la foresta che cresce: nella convinzione che la diffusione delle buone notizie possa essere un fattore di crescita per l’intera società.
Per conoscere le novità di quest’anno e le tematiche che saranno trattate, ZENIT ha intervistato Simone Incicco, caporedattore dell’edizione web dell’Ancora, settimanale della diocesi di San Benedetto del Tronto, per la terza volta coordinatore del meeting Pellegrini nel Cyberspazio.
Che cosa è Pellegrini nel cyberspazio?
Pellegrini nel Cyberspazio è un appuntamento nazionale per tutti i giornalisti cattolici che hanno il desiderio di ritrovarsi, di confrontarsi e di approfondire la propria professione, nel segno dell’amicizia e della condivisione. Il Meeting di quest’anno, giunto alla terza edizione, è frutto della collaborazione tra TV2000, Avvenire, SIR, Zenit, FISC, UCSI, Ordine dei Giornalisti delle Marche, e i giornali diocesani L’Ancora e La Vita Picena che ospitano gli incontri di formazione. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli amici che si stanno adoperando per la riuscita di questo evento.
Quando è nata e perché?
L’iniziativa è stata ideata nell’estate del 2013. Era stato eletto da poco Papa Francesco e, fin dai primi mesi, si notava l’efficacia del suo stile comunicativo. Così, da una chiacchierata con Antonio Gaspari, direttore editoriale di Zenit, è nata l’idea di organizzare un appuntamento in cui approfondire tematiche professionali e cercare di migliorare anche lo stile che noi giornalisti cattolici adottiamo.
Quali sono gli obiettivi? E qual è il tema di questa terza edizione?
Il primo obiettivo è quello di incontrarsi, di conoscersi, di far nascere delle amicizie e delle collaborazioni, di arricchirsi, di condividere idee e progetti, di cercare di fare squadra e di creare una rete tra i vari operatori della comunicazione. Il tema della terza edizione del Meeting è Raccontare la foresta che cresce perché, solo attraverso la “bellezza” e il racconto delle buone notizie, si può far fare un salto di qualità all’informazione, soprattutto puntando i riflettori su quanti, ogni giorno, operano il bene nel silenzio.
Può illustrarci i programmi ed i principali relatori di questa terza edizione?
Nella prima giornata avremo con noi Fabio Zavattaro, vaticanista del Tg1; Enzo Romeo, vaticanista del TG2; Vincenzo Morgante, direttore dei TGR; mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti e tanti altri illustri relatori.
Nella seconda giornata – dedicata ai social, alla pubblicità e degli approfondimenti professionali – saranno presenti Piero Vietti, capo redattore de Il Figlio; Vincenzo Russo de Il Fatto Quotidiano, Daniele Chieffi di Eni. Infine, nella giornata conclusiva, sarà presente mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI; Marco Tarquinio, direttore di Avvenire; Jacques Behnan Hindo, arcivescovo di Baghdad; Paolo Ruffini, direttore di TV2000; Giovanni Chirri dell’Ansa e tanti altri importanti giornalisti.
Sede degli incontri sarà la città di Grottammare, nota cittadina balneare del Centro Italia, nella quale i partecipanti, fra un incontro e l’altro, potranno gustare le prelibatezze del territorio piceno.
Chi sono i partecipanti?
Abbiamo già ricevuto iscrizioni da giornalisti che provengono da tutto il territorio italiano, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. A tutti i partecipanti verranno riconosciuti 16 crediti formativi professionali, grazie alla collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti.
Con l’estensione della banda larga l’Italia sta per varare il più grande progetto di sviluppo della rete. Qual è il suo parere in proposito?
Sicuramente sarà un passo importante per lo sviluppo del Paese. La banda larga permetterà una diffusione e una velocità di navigazione, anche in certe periferie dell’Italia nelle quali finora non c’è stata una connessione efficiente. Ciò porterà un maggiore sviluppo, nuovi investimenti e consentirà alle aziende di essere più competitive sul mercato globale.
Nel mondo cattolico in particolare c’è un dibattito se essere presenti o no sui social, se puntare sulla comunicazione cartacea e non sull’online, se la rete sia un’opportunità o una minaccia. Lei che ne pensa?
Penso che dobbiamo puntare ad abitare tutti i mezzi di comunicazioni possibili. Ancora oggi c’è una larga parte di lettori che non vivono la rete e, a mio parere, abbandonare la carta equivarrebbe ad una grossa perdita, in quanto non avremmo più la possibilità di interagire con questa significativa parte della popolazione.
Per quanto riguarda i social, non li possiamo più pensare come spazi virtuali, dissociati dalla vita di tutti i giorni, ma come una estensione della realtà e pertanto dobbiamo avere in essi gli stessi criteri etici, puntando su onestà, verità e autenticità. Vi aspettiamo a Grottammare per condividere insieme queste ed altre riflessioni sul mondo della comunicazione!
Partecipanti alla I edizione di Pellegrini nel Cyberspazio (ZENIT - LM)
La rete: uno spazio da abitare
Tutto è pronto a Grottammare per la terza edizione di “Pellegrini nel cyberspazio”: la stampa cattolica discute su come popolare il web