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Il cordoglio del Papa per le vittime del disastro del volo Egyptair

Proseguono senza sosta le ricerche e le indagini sulla scomparsa dell’aereo Egyptair, con 66 persone a bordo, avvenuta nel Mediterraneo. Trovati oggi i primi resti umani

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Nelle prime ore di oggi sono stati ritrovati i rottami dell’Egyptair, precipitato ieri con 66 persone a bordo nel Mediterraneo, a largo dell’isola greca di Karpathos. Insieme ad essi ritrovati anche resti umani, due sedili e alcune valigie nello specchio di mare dove proseguono le ricerche. A confermare il tutto, questa mattina, il portavoce delle Forze armate egiziane, il brigadiere Mohamed Samir. “Gli aerei militari e mezzi della Marina egiziana sono riusciti a trovare venerdì rottami dell’aereo e beni dei passeggeri nell’area a nord di Alessandria a una distanza di 295 chilometri dalla costa”, ha detto.
Al cordoglio per la tragedia si è unito anche Papa Francesco attraverso un telegramma, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, inviato al presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. “Avendo appreso con tristezza del tragico schianto dell’aereo di linea egiziano — si legge — Papa Francesco desidera assicurare della sua preghiera e della sua solidarietà in questo difficile momento e raccomanda le anime delle vittime di varie nazionalità alla misericordia dell’Onnipotente”. Sui parenti dei passeggeri e su quanti sono impegnati nelle operazioni di ricerca e di soccorso, il Papa invoca infine la benedizione divina di forza e pace.
Le ricerche e le indagini sulle dinamiche che hanno portato all’inabissamento dell’Airbus A 320, partito da Parigi e diretto a Il Cairo, proseguono intanto senza sosta. Rimangono molte incertezze e non si esclude l’ipotesi terrorismo, come affermato anche dal ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni. Intanto, uno dei satelliti dell’Agenzia spaziale europea ha avvistato una macchia di carburante nel tratto di mare in cui è caduto l’aereo.
 
 

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ZENIT Staff

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