Ad un incrocio vedo che il vigile è all’opera. Mi metto tranquillo, seduto in macchina, perché il segnale di direzione lo riceverò da lui. M’avvicino pian piano, lo riconosco: è un mio intimo amico, quel vigile; gli passo vicino per salutarlo, ma lui continua imperterrito a segnalare per tutti. Rimango un po’ amareggiato, perché mi dico non mi ha riconosciuto.
Alla sera c’incontriamo al bar; mi dice:”Si, ti ho visto; ma quando sono in servizio non ti conosco, perché ciò mi distoglierebbe dal servire gli altri, dal servire tutti.”
“Per strada non saluterete nessuno” dice Gesù , cioè non vi perderete in chiacchiere inutili che vi distolgono dal dovere che state compiendo.
Io, come cristiano, sono stato messo all’incrocio per segnalare a tutti la strada di Dio: il più bel servizio che posso rendere al fratello, all’amico non è perdermi in chiacchiere con lui, ma ignorarlo, per servirlo meglio, per dargli il meglio di me, per essergli segnale vero verso Dio.
Il mio prossimo vuole vedere in me non uno che s’accorge di lui, ma piuttosto uno che gli mostra Dio, perché innamorato di Dio.
È stato scritto: “Segui Dio e gli uomini ti seguiranno. Se segui gli uomini, rimarrai solo, sbagli, e farai sbagliare la strada”.
Ciao da p. Andrea
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.
Vigile urbano, USA / Wikimedia Commons - Calebrw, CC BY-SA 3.0
Conosco il vigile
“Quando sono in servizio non ti conosco, perché ciò mi distoglierebbe dal servire gli altri, dal servire tutti”