Legionari di Cristo: ordinati sei diaconi

La cerimonia presieduta da monsignor Josef Clemens presso la cappella del Centro Studi Superiori

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Sabato 14 maggio, nella cappella del Centro di Studi Superiori, a Roma, mons. Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, ha ordinato diaconi sei Legionari di Cristo: Benjamin Errington (Inghilterra), Carlos Zanatta (Messico), Esteban Rodríguez (Argentina), Juan Andrés Lander (Venezuela), Lucio Boccacci (Argentina) e Michael O’Connor (Stati Uniti). I novelli diaconi si aggiungono ai quattro già ordinati, in aprile, a Gozzano e in Germania e sono parte del gruppo di 38 che quest’anno riceveranno l’ordine del diaconato.
Nell’omelia, mons. Clemens ha commentato il celebre dipinto di Caravaggio, Le sette opere di misericordia, al centro del quale si intravede un chierico con una fiaccola in mano, in cui la tradizione ha sempre identificato un diacono.
“Possiamo trovare in questa rappresentazione artistica – ha detto mons. Clemens rivolgendosi ai sei ordinandi – un forte messaggio rivolto a Voi che sarete ordinati diaconi fra poco in questo particolare Anno della Misericordia. Essere decisi ‘lumi’ di misericordia e, allo stesso tempo, umili cooperatori nella loro realizzazione! In questo senso il servizio diaconale si trova al confine fra le opere spirituali e corporali, perché il diacono di Caravaggio realizza ambedue le dimensioni: richiama l’azione della mente e della mano!”.
Il vescovo ha illustrato tutte le figure che appaiono nel dipinto di Caravaggio e ha individuato il messaggio generale che l’artista rivolge al pubblico: “Le opere di misericordia sono in realtà comportamenti abbastanza semplici e ordinari che si possono praticare nella vita di ogni giorno. Il loro bisogno non tramonta mai, rimangono sempre attuali! Tutte le classi e gli stati sociali, uomini e donne di diversa età possono e devono essere misericordiosi!”.
A ben guardare l’opera di Caravaggio, alcune figure sembrano compiere due opere di misericordia contemporaneamente, come a dire che sono “così ordinarie che si possono unire due opere in una unica azione. Uno può aiutare qui, l’altro può aiutare là, in modo discreto e quasi inosservato. Non sono prestazioni straordinarie alla ribalta dell’attenzione pubblica, ma sono opere del tutto abituali di umanità che si posso-no fare spontaneamente e anche improvvisando, con fantasia creativa”.
Mons. Clemens ha concluso l’omelia con un riferimento a Maria, Madre della Misericordia e l’invito ai sei diaconi a non dimenticare “che questa diaconia deve rimanere una dimensione portante e costante anche dopo la fine dell’Anno giubilare e anche dopo la Vostra ordinazione sacerdotale”.

Il direttore generale, p. Eduardo Robles Gil, L.C. ha concelebrato con il vescovo insieme ai superiori e quasi tutti i sacerdoti delle comunità di Roma. Hanno partecipato alla cerimonia i religiosi del Centro di Studi Superiori e della sede della Direzione generale; le Consacrate e i Laici consacrati del Regnum Christi; i familiari degli ordinandi, gli amici e alcuni membri laici del Regnum Christi.

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ZENIT Staff

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