GMG 2016: i giovani per la rinascita dell’Europa

Organizzato dalla CCEE a Cracovia il primo incontro europeo dei giornalisti cattolici

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Tanti i problemi e i pregiudizi sulla Polonia, tante le differenze sull’accoglienza agli immigrati, gli episcopati che sembrano divisi, ma la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia può segnare una svolta verso la rinascita di una grande Europa dall’Atlantico al Pacifico.
È quanto è stato discusso nel corso del seminario sulla Gmg in corso a Cracovia, organizzato dalla CCEE (Consilium Conferentiarum Episcoporum Europae) insieme alla Conferenza Episcoplae Polacca ed comitato organizzatore dell’evento di luglio.
Thierry Bonaventura, addetto stampa della CCEE, ha aperto l’incontro spiegando che esso assume un valore storico, in quanto è la prima volta che si riesce a mettere insieme tanti giornalisti cristiani per un seminario a livello europeo. Responsabili degli uffici della comunicazione delle Conferenze Episcopali insieme a esperti delle associazioni, dei movimenti, e poi giornali, agenzie stampa, tv, radio, social network.
Bonaventura ha sottolineato che l’idea ispiratrice dell’incontro è quello di “organizzare una comunicazione partecipativa, dove non c’è una parte della Chiesa che parla e tutti gli altri che ascoltano, ma ognuno diventa partner, testimone e protagonista della notizia”. “Con gli smartphone i giovani creeranno e comunicheranno le notizie della GMG” ha spiegato, la “comunione non deve essere intesa solo come episcopato” e l’esercizio della collegialità è  “un orizzonte che deve attraversare ogni ambito della comunicazione”.
Secondo Bonaventura, obiettivo ultimo della comunicazione non può essere solo l’informazione, per noi cristiani – ha sottolineato –  “è soprattutto buona novella”. Quindi “la Gmg è una bella storia con migliaia di giovani di tutto il mondo che si riuniscono per celebrare Cristo e incontrare il successore di Pietro”.
Ekaterina Szerengowska, volontaria internazionale della Gmg ha raccontato la sua esperienza. Lei proviene dalla Kamchatka penisola russa situata nell’Estremo oriente della Russia, terra di fuoco e ghiaccio, una delle ultime zone incontaminate del pianeta. La ragazza vive in Polonia da circa 7 anni, da quando a causa di un incidente stradale si è fratturata un ginocchio ed è costretta a stare su una sedia a rotelle.
È stato un sacerdote polacco ad aiutarla, prima favorendo un intervento chirurgico a Potsdam e poi continuando ad assisterla nelle cure, al punto che adesso comincia a camminare senza più l’ausilio della sedia a rotelle. La giovane ragazza russa ha spiegato che la Polonia è ricca di sacerdoti: “Una ricchezza che è poco conosciuta”. Lei, questa ricchezza, l’ha molto apprezzata perché viene da una regione enorme dove attualmente non c’è neanche un sacerdote cattolico.
Bisogna fare 700 chilometri solo per confessarsi. L’unico disponibile era polacco. Il governo non gli ha rinnovato il permesso e quindi la parrocchia è ora senza prete. In tutta la penisola dalla Kamchatka sono solo 2500 persone che si sono dichiarate cattoliche. Una regione che era completamente atea; adesso ci sono cattolici e ortodossi, anche se il 50% della popolazione continua a dichiararsi atea.
Anche Ekaterina viene da una famiglia che non era cattolica. Lei si è convertita e con lei anche la mamma. Attualmente lavora come traduttrice dal russo nella squadra della Gmg, e si augura che a Cracovia arrivino tanti suoi conterranei. Finora sono circa 2000 i giovani russi che si sono iscritti.
Commentando la figura di Papa Francesco, la Szerengowska, ha raccontato a ZENIT che i fedeli cattolici “lo amano”. “I non credenti, i liberali, e comunque quelli che non frequentano la Chiesa cattolica sono molto colpiti dal Papa argentino”. Gli ortodossi, soprattutto gli anziani, sono piacevolmente stupiti e incuriositi, ma non ne vogliono sapere del Papa di Roma. Anche per questi motivi, l’arrivo di Papa Francesco a Cracovia, sarà “un’opportunità grandissima”, soprattutto per i giovani russi e dell’est Europa di fare un esperienza unica. “Spero – ha concluso Ekaterina – che la fede polacca che si vedrà a Cracovia sia la più luminosa, gioiosa e calorosa possibile, affinchè possa irraggiarsi in tutto il mondo”.
Don Tomasz Jaklewics, giornalista di punta di Gosc Niedzielny una delle rivista più diffuse in Polonia, ha spiegato che la Chiesa, le famiglie e la fede in Polonia resistono alla secolarizzazione.  Giovanni Paolo II è l’evento più grande mai accaduto in Polonia, che nel 1989 ha riacquistato la propria indipendenza e sovranità nazionale.
La Chiesa ha giocato un ruolo enorme, anche se la grande diffusione del senso religioso è stata spiegata come un solo sentimento di opposizione al regime comunista, ha spiegato il giornalista.  Molti hanno profetizzato che con l’arrivo della libertà, del consumismo e dell’utilitarismo le chiese si sarebbero svuotate. A 27 anni dal crollo del muro la religiosità polacca si è ridotta, ma resiste. Nel 1989 la percentuale di persone che andava alla messa domenicale era del 50%; mentre nel 2014 le percentuali di persone che frequentano la messa domenicale è al 39%.
Secondo don Jaklewics, “sicuramente la fede in Polonia deve affrontare sfide nuove, e non sempre le risolve con successo. È però certo che la fede in Polonia resiste”. Il giornalista ha spiegato inoltre che “stanno cambiando le prospettive con la Russia ex Sovietica, che potrebbe diventare da minaccia ad alleata dei cristiani”. In questo contesto – ha detto – la Gmg di Cracovia rappresenta “un banco di prova” non solo per i polacchi ma per la Chiesa universale.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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