Due anni dopo, Venezia ricorda il card. Cè

Domani la presentazione del libro di meditazioni del patriarca emerito, scomparso il 12 maggio 2014. Poi la messa di suffragio, presieduta da mons. Moraglia

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Ricorre domani, giovedì 12 maggio, il secondo anniversario della morte del patriarca emerito, card. Marco Cè. La Diocesi di Venezia lo ricorderà, nel pomeriggio, con un doppio appuntamento previsto nella basilica cattedrale di San Marco: alle ore 18 verrà presentato il libro Il volto di Dio è amore misericordioso, che raccoglie alcune sue meditazioni, mentre alle 18.45 ci sarà la Santa Messa presieduta dal Patriarca Francesco Moraglia.
Il volume è stato voluto e promosso dall’Ufficio catechistico diocesano, è edito da Marcianum Press, curato da Luisa Bienati e impreziosito dalle riproduzioni di alcune icone realizzate da Maria Cristina Ghitti, monaca di Montesole (nel Bolognese) e figlia spirituale del Patriarca Marco. Raccoglie le intense meditazioni del card. Cè direttamente tratte dai testi originali – manoscritti e inediti – da lui preparati in occasione del corso di esercizi spirituali diocesani condotto sul tema I misteri della vita di Cristo e predicato dal 28 aprile al 1 maggio 2012 nella Casa Maria Assunta di Cavallino.
“È provvidenziale – racconta don Valter Perini, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano – che questa serie di meditazioni sull’adorabile figura di Cristo esca nel cuore dell’Anno della Misericordia. Cè è stato un testimone esemplare della misericordia di Cristo e il libro è davvero molto bello. A me piace molto soprattutto il capitolo sui trent’anni di Gesù trascorsi a Nazaret; nella contemplazione di questo sprofondamento di Gesù nel silenzio emerge la spiritualità del Patriarca Marco, che amava la vita “nascosta”, il silenzio, l’umiltà, i gesti semplici e quotidiani”.
La prefazione è stata scritta dal Patriarca Francesco Moraglia che osserva tra l’altro: “Il cardinale Marco Cè, giunto al termine del suo servizio episcopale, si diede toto corde al ministero della predicazione e, in particolare, alla predicazione degli esercizi spirituali. Il ministero della Parola era diventato per lui impegno prioritario; era la modalità concreta per continuare a servire con dedizione e amore di padre –  da autentico patriarca – la Chiesa di Venezia. E così il Cardinale ha potuto vivere fino alla fine la pienezza del suo sacerdozio, l’esser prete e vescovo per la gente”. E, riprendendo il titolo del libro, annota ancora che il card. Cè “ha sempre amato quel Volto, l’unico in grado di donare agli uomini la pace e la salvezza e, proprio indicando quel Volto, il Patriarca intendeva dischiudere a tutti, ma in particolare ai fedeli laici per i quali ha sempre nutrito grande attenzione e affetto, la dignità sublime della loro vocazione e missione battesimale”.

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ZENIT Staff

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