È stato un successo la tradizionale rusticatio, consuetudine dello Studio Teologico San Paolo di Catania, che un giorno all’anno riunisce studenti e studentesse laici, professori, rettori e seminaristi in una giornata di fraternità tra escursioni, visite guidate e condivisione.
Presenti il preside don Giuseppe Aliotta, la segreteria amministrativa Patrizia Ingrassia, il ragioniere Mart Ceraulo, il vicepreside don Adriano Minardo, il docente di ebraico ed esegesi, don Carmelo Raspa, il professore di diritto canonico, Guglielmo Giombanco il docente di storia della chiesa antica, Gianni Mammino, il docente di escatologia antropologia e teologia contemporanea, Francesco Brancato, il rettore del seminario di Catania e docente di metafisica, don Giuseppe Schillaci, il rettore del seminario di Caltagirone, i responsabili del seminario di Acireale e i padri spirituali del seminario di Caltagirone e il rettore del seminario calatino, don Giovanni di Martino. Ha celebrato la messa il vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti.
La giornata è proceduta con una visita alla Casa del Nespolo, un giro in barca, l’escursione all’Isola Lachea, della Riserva dei Ciclopi, il pranzo ad Acitrezza, la visita e la messa presso la chiesetta di Acitrezza, poi, nel pomeriggio, il trasferimento ad Acireale, con la visita agli affreschi della chiesa di San Sebastiano. Ha concluso la giornata la recita dei vespri presso la cattedrale di Acireale.
Lo Studio Teologico San Paolo continua a portare avanti questa consuetudine, come spiega a ZENIT il rappresentante degli studenti, Sebastiano Cristaudo, seminarista della diocesi di Caltagirone, al terzo anno: “È una bellissima tradizione: lo scorso anno siamo andati a Piazza Armerina dal vescovo Gisana (che era nostro vicepreside e professore). Abbiamo così visitato la villa romana”.
“Quest’anno – prosegue il seminarista – per evitare tempi morti di viaggio e per privilegiare lo stare insieme abbiamo scelto Acitrezza, Acireale, l’Isola Lachea, la Casa del Nespolo, un connubio tra letteratura cultura e arte con la visita alle chiese barocche”.
Così i sei seminaristi e gli studenti hanno trascorso una giornata di gioia e di spensieratezza. “Ogni anno ricordiamo il gesto di solidarietà che lo studio teologico mette in atto, con le adozioni a distanza – racconta ancora Cristaudo -. Il nostro motto è: ‘siamo qui non per conoscere qualcosa ma Qualcuno’. Quel qualcuno è Dio, che si manifesta nelle opere. Deve essere il nostro stile di vita a testimoniare il nostro impegno nel mondo, che non è solo studio dottrinale ma impegno concreto a servizio della realtà della chiesa locale e della pastorale”.
Da parte sua il professor Francesco Aleo, docente di patristica e direttore della Biblioteca Agatina ha aggiunto: “La rusticatio è nata con lo Studio Teologico San Paolo intorno al ’68-’69, in pieno rinnovamento post-conciliare. Si è scelto, infatti, di inserire questa giornata tra le nostre attività didattiche: è un momento unico dove professori studenti e seminaristi vivono la fraternità. Lo studio teologico, riunendo le sei diocesi della Sicilia orientale, accoglie la svolta di papa Francesco per una ‘chiesa in uscita’, offrendo un servizio alla chiesa locale. La rusticatio diventa un momento centrale dove la teologia studiata sui banchi di scuola diventa relazione umana”.
“Rusticatio”: quando la teologia diventa relazione umana
Lo Studio Teologico San Paolo di Catania rinnova il suo appuntamento per una giornata di convivenza dell’intera comunità accademica: passeggiate nella natura incontaminata e preghiere nelle più belle chiese della Sicilia ionica