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"Armonizzare lavoro e famiglia". Videomessaggio di Francesco alle Confcooperative

Il Papa si rivolge agli oltre mille cooperatori riuniti a Roma per l’assemblea annuale e ricorda loro che “fare impresa partendo dai bisogni è il vero talento”

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“Vi parlo come un amico” dice Papa Francesco alle Confcooperative nel suo videomessaggio inviato in occasione dell’assemblea annuale che riunisce a Roma oltre mille cooperatori e cooperatrici. Già il 28 febbraio dello scorso anno il Pontefice aveva incontrato circa 7mila membri della organizzazione, in occasione del 70° anniversario della sua ricostituzione, avvenuta nel 1945, dopo lo scioglimento durante il ventennio fascista.
Il Papa ricorda l’udienza e in particolare gli “incoraggiamenti concreti” rivolti in quell’occasione che oggi nel videomessaggio vuole elencare “per titoli”. Ovvero, “continuare a essere il motore che solleva e sviluppa la parte più debole delle nostre comunità e della società civile, soprattutto fondando imprese per dare lavoro. Essere protagonisti per realizzare nuove soluzioni di welfare come sta già facendo. Gestire le cooperative davvero in modo cooperativo, cioè coinvolgendo tutti”, afferma il Papa.
E chiede in particolare di “adoperarsi per sostenere, incoraggiare e facilitare la vita delle famiglie”. “Le persone e la famiglie non vanno lasciate sole, vanno armonizzati lavoro e famiglia”, esorta il Santo Padre ricordando la prospettiva indicata nella sua esortazione post-sinodale Amoris Laetitia. “Mettere insieme con determinazione mezzi buoni per realizzare opere buone, ci vuole creatività e generosità per capitalizzare le vostre cooperative e investire bene”, prosegue, “contrastare le false cooperative, perché le cooperative devono promuovere l’economia dell’onestà. Partecipare attivamente alla globalizzazione per integrare nel mondo lo sviluppo, la giustizia e la pace”.
Un pensiero va anche al “dramma”, anzi “la tragedia”, dei migranti, al “terrorismo senza confini” e al “rallentamento dell’economia mondiale”. Tutte situazioni che “hanno reso quelle parole ancora più vere”, osserva il Papa, raccomandando pertanto di tenere ben presenti “le origini che vi danno forza, la collaborazione con le vostre parrocchie, diocesi e la capacità di pensare a un’impresa tendendo la mano a persone in difficoltà”.
“Fare un’impresa partendo dalle opportunità lo sanno fare molti”, aggiunge, ma “fare un’impresa partendo dai bisogni è il vostro talento. Mantenete questa ricchezza mentre costruite una prospettiva comune con altre associazioni per rendere evidenti il valori comuni a tutte le cooperative”.
Soffermandosi sull’assemblea di Roma, volta a fare nuovi programmi e rinnovare le cariche, Papa Francesco sottolinea che “nelle assemblee ci sono sentimenti diversi: aspirazioni, preoccupazioni, incertezze sul futuro, volontà di offrire un contributo utile, desiderio di farsi ascoltare, ambizioni… questo è tutto naturale. Fatevi guidare dal vostro impegno per il bene comune, il bene dei cooperatori e il bene che le cooperative fanno al vostro Paese”.
“Se la cooperativa funziona – assicura – fa crescere la solidarietà anche fra i soci, rafforza la responsabilità comune, la capacità di riconoscere generosamente quello che gli altri sanno fare e anche di accettarne i limiti”. Nella cooperativa cresce, cioè, “la fraternità” che “non è solo un capitale di fiducia” ma “la risorsa di cui il mondo oggi ha più bisogno”.
“Voi – dice il Papa ai cooperatori – siete anche la testimonianza di come la fede anima un impegno concreto nella storia umana e sostiene motivazioni generose, che possono migliorare le cose. Questa missione – incoraggia – la dovete vivere e condividere con gli altri”.
Di qui l’augurio per il successo dell’assemblea: “Le cooperative – conclude il Pontefice – di solito non sono la maggioranza dell’economia di un Paese, ma non sono la parte meno importante. Come le altre imprese servono per produrre reddito, ma hanno anche il compito di far funzionare la sussidiarietà, di concretizzare la solidarietà, di liberare la dignità e le capacità delle persone e, lo ripeto, di produrre fraternità. Tenete sempre tutta intera la vostra missione”.
Un pensiero, infine, sull’Anno Santo della Misericordia in corso: “La misericordia è innanzitutto quella onnipotente del Signore, ma la misericordia si esprime anche attraverso le donne e gli uomini”, annota Bergoglio, “vi auguro che il vostro impegno nelle cooperative sia tale da diventare anche un’espressione della misericordia”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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