Ieri, il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i decreti riguardanti dodici cause di beatificazione. Tra questi si trova il decreto sull’eroicità delle virtù di Montse Grases (1941-1959), ragazza dell’Opus Dei.
Nell’apprendere la notizia diffusa dalla Santa Sede, il prelato dell’Opus Dei mons. Javier Echevarría, ha dichiarato: “Ringrazio di cuore il Signore per questo passo della causa di beatificazione di Montse, una ragazza dalla vita breve, che è però stata un autentico dono di Dio per coloro che la frequentarono e anche per quelli che l’hanno conosciuta dopo il suo dies natalis, il suo transito al cielo”.
Montse Grases – ha aggiunto il prelato – “ha corrisposto sin dalla giovane età all’amore di Dio in mezzo al mondo e ha cercato di avere una vita di pietà, di lavorare bene – mettendo a frutto le sue doti – con spirito di servizio, nel desiderio costante di occuparsi generosamente degli altri, dimenticandosi di sé stessa”.
Ella “ha seguito fedelmente il Signore quando la chiamò a far parte dell’Opus Dei e ha cercato di camminare – lungo un’esistenza ordinaria come quella di tante donne – molto unita a Dio, anche quando si ammalò del cancro che la condusse alla morte e che le causò dolori molto forti. Cercò di portare a termine con delicatezza soprannaturale le sue occupazioni quotidiane, per amore di Dio e degli altri, e si propose di attrarre a Gesù le sue numerose amicizie”.
La speranza di mons. Echevarría è dunque “che l’esempio di Montse continui a spronare molte ragazze e ragazzi verso una vita di generosa donazione al Signore nel matrimonio, nel celibato apostolico, nella vita religiosa e nel sacerdozio”.
María Montserrat – Montse – Grases García nacque a Barcellona, il 10 luglio 1941. Era la seconda di nove figli. Aveva un temperamento vivace e spontaneo. In famiglia assimilò alcuni lineamenti caratteristici della sua personalità: la gioia, la semplicità, la generosità e la preoccupazione verso gli altri. Le piacevano lo sport, la musica, le danze popolari della sua terra e partecipare ad opere teatrali. Aveva molti amici.
I suoi genitori le insegnarono a rivolgersi a Dio con fiducia e, man mano che cresceva, la aiutarono a lottare per vivere le virtù cristiane e a consolidare la sua vita spirituale. Nel 1954 cominciò a frequentare un centro dell’Opus Dei. Le attività di formazione cristiana contribuirono alla sua maturazione umana e spirituale.
Quando aveva 16 anni si rese conto che il Signore la chiamava a percorrere questo cammino nella Chiesa: dopo aver meditato, pregato e chiesto consiglio, chiese di essere ammessa nell’Opus Dei. Da quel momento si impegnò con maggior decisione e costanza a cercare la santità nella vita quotidiana. Cercò di avere un rapporto costante con Dio, di scoprire la volontà divina nel compimento dei suoi doveri, di curare, per amore, i piccoli particolari e di rallegrare coloro che le stavano accanto. Riusciva a trasmettere a molti dei suoi parenti e amici la pace che proviene dal vivere al cospetto di Dio.
Poco prima di compiere 17 anni, le diagnosticarono un cancro (sarcoma di Ewing) al femore della gamba sinistra. La malattia durò nove mesi e fu causa di dolori molto forti, che lei accettò con serenità e con forza. Anche se gravemente malata, continuò a manifestare un’allegria contagiosa. Riuscì ad attrarre a Dio molte amiche e compagne di classe che andavano a trovarla. Il dolore divenne un luogo di incontro con Gesù e con la Madonna. Quanti la frequentavano furono testimoni della sua progressiva unione con il Signore. Una delle sue amiche afferma che, quando la vedeva pregare, palpava la sua intimità con Cristo.
Morì il 26 marzo 1959, Giovedì Santo. Molti affermarono che la sua vita era stata eroica ed esemplare. Da allora, tale fama di santità si è diffusa sempre più. Il processo informativo su Montse Grases si è svolto a Barcellona, aperto dall’arcivescovo Gregorio Modrego Casaus il 19 dicembre 1962 e concluso il 26 marzo 1968, su mandato del nuovo arcivescovo, mons. Marcelo González Martín.
Negli anni successivi, l’itinerario della causa procedette più lentamente, a motivo dei cambiamenti della normativa delle cause di canonizzazione decisi dal beato Paolo VI e da san Giovanni Paolo II. La fama di santità di Montse continuò tuttavia ad aumentare.
Il 15 maggio 1992 la Congregazione delle Cause dei Santi dichiarò la validità del processo diocesano di Montse Grases. Nello stesso anno, comunque, si decise di svolgere un’inchiesta supplementare, tra l’altro per arricchire le prove processuali raccolte negli anni ’60. Questo processo aggiuntivo si svolse a Barcellona, dal 10 giugno al 28 ottobre 1993. Il 21 gennaio 1994 la Congregazione delle Cause dei Santi decretò la validità di questo secondo processo.
Il 21 novembre 1999 fu presentata la Positio sulla vita e sulle virtù della Serva di Dio. Il 10 giugno 2015 il congresso peculiare dei consultori teologi della Congregazione delle Cause dei Santi diede una risposta positiva alla domanda sull’esercizio eroico delle virtù di Montse Grases e il 19 aprile 2016 la congregazione ordinaria dei cardinali e dei vescovi si pronunciò nello stesso senso.
Martedì 26 aprile 2016 Papa Francesco ha ricevuto dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, una relazione dettagliata sulle fasi della causa, e ha quindi ratificato il voto della Congregazione e autorizzato la promulgazione del decreto con il quale si dichiara venerabile la Serva di Dio Montse Grases.
Opus Dei
La gioia dell'Opus Dei per la prossima beatificazione di Montse Grases
Il prelato mons. Javier Echevarría: “Spero che l’esempio della ragazza continui a spronare molti giovani ad una vita di generosa donazione al Signore”