Nella mitologia greca esiste una divinità di nome Atlante, figlio di Poseidone e leggendario governatore dell’Oceano Atlantico. Secondo il filosofo Platone, Atlante sarebbe stato il primo re di Atlantide un isola che esprimeva una potenza navale situata oltre le Colonne d’Ercole, che avrebbe conquistato molte parti dell’Europa occidentale e dell’Africa novemila anni prima del tempo di Solone (approssimativamente nel 9600 a.C.). Dopo avere fallito l’invasione di Atene, Atlantide sarebbe sprofondata in un singolo giorno e notte di disgrazia per opera di Poseidone.
A distanza di migliaia di anni, un gruppo di amici, intellettuali, giornalisti, imprenditori, lavoratori, giovani, insegnanti, docenti universitari, rappresentati dal prof. Giorgio Vittadini Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà ha fondato una rivista intitolata appunto Atlantide.
Il prossimo mercoledì 27 aprile, a Roma, alle 19.30, nell’auditorium della Pontificia Università Urbaniana, verrà presentato al pubblico il numero della rivista dedicato alla libertà religiosa L’incontro è stato organizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà e dal Centro internazionale di Comunione e Liberazione.
Considerando che oggi nel mondo sono oltre 100 milioni i seguaci di Gesù vittime di persecuzioni, discriminazioni e violenze messe in atto da regimi autoritari o da seguaci di altre religioni, Atlantide ha voluto realizzare un numero dove il confronto a più voci è alimentato da esponenti di differenti culture e fedi religiose, secondo lo spirito “di un mondo che fa parlare altri mondi”.
A presentare il numero della rivista ci sarà mons. Georges Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo dei latini, che racconterà l’odissea della città in cui si combatte la battaglia decisiva per le sorti della guerra in Siria. Insieme a lui interverranno Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l’arcivescovo Silvano Tomasi, membro del Pontificio Consiglio di ‘Giustizia e Pace’, l’egiziano Wael Farouq, docente di lingua e letteratura araba all’Università Cattolica di Milano, e il giornalista Gian Micalessin. L’incontro verrà introdotto e moderato da Giorgio Paolucci, direttore editoriale di Atlantide. Per saperne di più ZENIT lo ha intervistato.
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Che cos’è Atlantide?
E’ il periodico di approfondimento online della Fondazione per la Sussidiarietà, monografico, che esce con cadenza quadrimestrale. Come dice il sottotitolo, vuol essere “un mondo che fa parlare altri mondi”: s’impegna infatti ad ospitare punti di vista diversi sui vari temi, in modo da dare al lettore tutti gli strumenti necessari per conoscere e giudicare.
Perché questo nome?
Come il continente mitologico, Atlantide è per noi quel mondo sommerso di conoscenze, riflessioni, confronto, che vogliamo far emergere nel mare magnum delle opinioni. Volevamo mettere a disposizione di tutti un patrimonio di sapere costruttivo, in particolare per promuovere il dialogo interculturale, obiettivo che vede da sempre impegnata la Fondazione per la Sussidiarietà.
Chi lo ha ideato e perché?
Atlantide è nato nel 2004 nel formato cartaceo da un’idea del professor Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, a cui ha subito aderito un prestigioso comitato scientifico composto da opinionisti e accademici di estrazione diversa per orientamento culturale e disciplina di studio. Dal 2013 Atlantide ha iniziato la sua vita online (scaricabile gratuitamente) ospitato sul portale del Sussidiario.net, il quotidiano della Fondazione. Lo scopo di questo passaggio è la volontà di essere più facilmente raggiungibile e ottenere la massima diffusione.
Da chi è diretto?
Giorgio Vittadini è il direttore responsabile, mentre da quest’anno la direzione editoriale è stata affidata a Giorgio Paolucci, già vicedirettore di Avvenire, che si è a lungo occupato di temi quali multiculturalità, libertà religiosa, migrazioni, Sud del mondo, cooperazione internazionale, ai quali saranno dedicati i prossimi numeri.
Chi sono i lettori di Atlantide?
Atlantide si rivolge a tutti coloro che desiderano partecipare ai più importanti dibattiti culturali in corso. Viene anche utilizzato nelle scuole superiori come strumento di informazione e approfondimento.
Qual è la mission che intende realizzare?
Atlantide vuole essere un luogo di discussione, di apertura a opinioni diverse, anche non concordi, una fucina di idee nuove e positive per la formazione del singolo e la costruttività sociale. I suoi contenuti divengono infatti spesso oggetto di dibattito in incontri pubblici o seminariali.
"Atlantide". Un mondo che fa parlare altri mondi
Giorgio Paolucci spiega mission e finalità della rivista “Atlantide” e invita ad un incontro sulla libertà religiosa