Tommaso Zeng

Mons. Tommaso Zeng - AsiaNews

Cina: morto a 96 anni mons. Zeng, perseguitato dal regime

Il decesso è avvenuto il 2 aprile, ma se ne è avuta notizia soltanto oggi. Il presule fu arrestato a più riprese, a causa della sua fedeltà a Roma e alla dottrina cattolica

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La notizia è arrivata soltanto oggi, tramite l’agenzia Fides, benché il fatto risalga al 2 aprile scorso: è morto, all’età di 96 anni, mons. Tommaso Zeng Jingmu, vescovo emerito e non ufficiale della diocesi di Yujiang, nella provincia di Jiangxi, in Cina.
Il presule ha conosciuto sulla sua pelle la persecuzione del regime di Pechino verso i religiosi cattolici fedeli al Papa. È stato in carcere, a più riprese, ben 30 anni. Ha testimoniato in modo coraggioso la sua fedeltà alla dottrina cattolica.
A celebrare il funerale, lo scorso 6 aprile, presso la sua casa natale (come aveva scritto nel suo testamento mons. Zeng), il nipote del presule, il sacerdote Zeng Zhongliang, della diocesi di Yujiang, insieme con una ventina di sacerdoti concelebranti. Il vescovo non ufficiale della Diocesi, monsignor Giovanni Peng Weizhao, vive da qualche tempo in libertà limitata. Alla cerimonia erano presenti migliaia di fedeli provenienti da diocesi e da altre parti della Cina.
Come ricorda l’agenzia Fides, il defunto vescovo era nato il 23 luglio 1919 (qualche fonte riporta una data diversa) nel villaggio di Zengjiacun, distretto di Chongren, nella provincia di Jiangxi. Nel 1930 era entrato nel Seminario di Wenshan, della diocesi di Yujiang. Nel 1944 aveva proseguito gli studi nel Seminario maggiore di Fuzhou, nel Fujian, e nel 1948 fu trasferito a Wensheng nel Seminario del Zhejiang. Ordinato sacerdote il 25 marzo 1949 da monsignor William Charles Quinn, C.M., è stato viceparroco e parroco in diverse comunità. Il 13 gennaio 1990 ha ricevuto la consacrazione episcopale per le mani di monsignor Giacomo Xie Shiguang, vescovo di Funing.
Nel suo testamento spirituale egli ha chiesto perdono per tutte le proprie mancanze e ha ringraziato i sacerdoti della diocesi per la loro dedizione e il loro servizio. Fra l’altro, sperava di costruire nel suo paese natale una chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria, in ringraziamento per la protezione e per le grazie ottenute.

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ZENIT Staff

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