South Sudan's civil war

South Sudan's civil war - Wikimedia Commons

Etiopia: 208 morti dopo un assalto tribale

La strage si è consumata al confine con il Sud Sudan venerdì scorso: oltre agli omicidi, si contano numerosi sequestri. L’esercito etiope pronto a sconfinare per rispondere all’attacco

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Tragico bilancio in Etiopia, a seguito di un assalto di “uomini armati fino ai denti” nel villaggio di Jakawa, nella regione occidentale di Gembela. Come ha confermato il premier etiope, Hailè Mariam Desalegn, sono rimaste uccise 208 persone, soprattutto donne e bambini. I piccoli superstiti sono stati rapiti insieme a circa 2mila capi di bestiame. La strage si è consumata venerdì scorso.
L’area interessata si trova al confine con il Sud Sudan ed è abitata da due etnie dedite alla pastorizia di stirpe nilotica, i Nuer e gli Anuak, protagoniste negli ultimi anni di numerosi e violenti scontri. Stavolta, tuttavia, l’assalto dovrebbe essere stato causato dalla tribù dei Murle, un gruppo etnico sempre di stirpe nilotica diffuso soprattutto nel Sud Sudan. Così ha affermato il premier etiope. Questo gruppo etnico si è reso protagonista di diversi eccidi durante la guerra civile in corso in territorio sudsudanese. Il premier Desalegn ha assicurato che l’esercito dell’Etiopia è pronto a intervenire oltre il confine con il Sud Sudan per riprendere i bambini che sono stati sequestrati.

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ZENIT Staff

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