Battesimo della Polonia

Primate della Polonia: "Oggi torniamo alle radici comuni della nostra vita di fede"

L’arcivescovo Wojciech Polak celebra a Ostrow di Lednica la Messa per il 1050° anniversario del Battesimo della Polonia

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“Oggi, nel 1050° anniversario del Battesimo della Polonia torniamo alle radici comuni della nostra vita di fede e vorremmo realizzare ancora una volta che il sacramento del Battesimo sia un segno di unità”. E anche “vogliamo ascoltare e ripetere insieme, che il Battesimo in Cristo è una chiamata per le Chiese a superare le loro divisioni e  manifestare visibilmente la loro unità”.
Queste le parole che l’arcivescovo Wojciech Polak, primate della Polonia, ha pronunciato nel corso della solenne celebrazione ecumenica di ieri, in occasione del 1050° anniversario del Battesimo della Polonia. La funzione è stata celebrata a Ostrow di Lednica, nei pressi di Gniezno, dove sono situati i resti del palazzo principesco dell’“Isola Sacra”, uno dei probabili luoghi dove avvenne il Battesimo del principe Mieszko I, il 14 aprile 966.
Nell’omelia mons. Polak ha ricordato le parole di San Giovanni Paolo II: “Siamo testimoni e davanti ai nostri occhi si realizza di nuovo l’unità spirituale dell’Europa cristiana, che si compone di due grandi tradizioni: l’Occidente e l’Oriente”. “La scoperta delle radici da cui cresciamo serve per il nostro futuro”, ha aggiunto il presule.
Oltre alla celebrazione in Ostrow di Lednica, il programma degli eventi per l’anniversario del Battesimo comprende una speciale riunione della Conferenza Episcopale polacca e l’Assemblea Nazionale dei parlamentari insieme al presidente della Polonia, Andrzej Duda. Previsto anche un evento culturale presso lo stadio di Poznan Inea. Per l’importante ricorrenza è giunto a Gniezno e Poznan il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, come legato pontificio, insieme anche ai rappresentanti degli episcopati d’Europa e i rappresentanti di altre Chiese cristiane.
Culmine dei festeggiamenti sarà la visita di Papa Francesco in Polonia, in programma nel luglio 2016 in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Il 28 luglio, il Santo Padre presiederà infatti la solenne Messa di ringraziamento per il Battesimo della Polonia al Santuario Nazionale della Madonna di Częstochowa, a Jasna Góra.
Bisogna ricordare che 50 anni fa, nel 1966, il beato Paolo VI manifestò la volontà di partecipare alle celebrazioni del Battesimo della Polonia, ma il regime comunista non diede il permesso per l’arrivo del Pontefice. Indimenticabile poi la Santa Messa dell’anniversario del 3 maggio 1966, presieduta a Jasna Góra dall’allora arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyła, la cui omelia fu predicata dal cardinale Stefan Wyszyński, primate della Polonia.
Mieszko I (935-992), primo duca di Polonia storicamente riconosciuto, fu colui che diede il nome alla nazione. Nel 964 o, più probabilmente nel 965, sposò Dubrawka di Boemia una delle figlie di Boleslao I, duca di Boemia. Mieszko fu battezzato nel 966. Il Battesimo della Polonia diede il via all’esistenza dello Stato polacco.
La Polonia entrò nell’ambito del cristianesimo romano-occidentale. Il duca Mieszko I affidò la Polonia al patrimonio di San Pietro, in virtù del documento Dagome iudex. Nel 968 venne istituito a Poznań, il primo vescovato polacco, poi, nel 1000, venne fondata la prima provincia ecclesiastica, l’arcidiocesi di Gniezno, con tre diocesi suffraganee: Kołobrzeg, Wrocław e Kraków.
 

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Mariusz Frukacz

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