Il viaggio del Papa a Lesbo è un segno di apertura, proprio in un momento in cui “alcuni paesi cercano di chiudersi”. Lo ha dichiarato alla Radio Vaticana, il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa ed ex presidente di Caritas Internationalis.
“Certamente non è facile affrontare questo viaggio, in una sola giornata, ma lui lo fa anche per amore e per far riflettere tutta la comunità sul fatto che i rifugiati e i migranti non sono dei nemici, ma gente che soffre, gente povera, che ha bisogno di aiuto”, ha detto il porporato hunduregno, a margine del convegno promosso dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, in occasione del 25° anniversario della Centesimus Annus di San Giovanni Paolo II.
Andando nell’isola greca, il Pontefice affronterà un “problema complesso”, compiendo un “gesto anche ecumenico”, vista la presenza del Patriarca di Costantinopoli.
In conclusione, il cardinale Maradiaga ha auspicato che la visita pastorale di domani possa “risvegliare” le coscienze dei politici e di tutti i cittadini perché “anche questa è un’opera di misericordia”, che nell’anno giubilare “non può mancare”.
Catholic Church England and Wales
Card. Maradiaga: “A Lesbo il Papa compie un’opera di misericordia”
L’ex presidente di Caritas Internationalis auspica che la visita pastorale di domani risvegli le coscienze sul destino dei migranti, i quali non sono da considerare “nemici”