Carlo è uno di quegli amici che non vedo mai, eppure vive in casa con me. Lui da qualche mese risiede a Roma, ai Castelli. Per vari decenni è vissuto in America e in varie parti del mondo…si direbbe lontano, sempre lontano. Ma – obbiettava – lontano da chi e da che cosa?
Da lui, oggi mi arriva una mail: Sai questa mattina ho letto su ZENIT, la rubrica “pillole per la cura dell’anima”. Grazie della tua disponibilità alla volontà di Dio…Ho ammirato la bellezza della tua obbedienza nel lasciarti trasferire dal nord al sud dell’Italia, da Bolzano a Catania, con tanta religiosa prontezza. Ma dimmi ora dove abiti…sei in Sicilia?
No – gli rispondo – sono ancora a Verona, ma devo dirti che conservo ancora la stessa disponibilità alla volontà di Dio, come nel ’78, la data in cui vissi l’episodio del trasferimento che ho raccontato in ZENIT.
Però ammiro e gioisco nel sentirti imperturbabile pur pensandomi non più a Verona, ma già Catania. Allora è indifferente per te ch’io sia a Catania o a Verona, forse perché sono due città equidistanti da Roma.
Ma la ragione vera è che viviamo la vicinanza stupenda di chi sta nella volontà di Dio. Alla fine ho concluso che le distanze non esistono per chi vive in Dio; anzi immersi in Dio si vive talmente intimi tra noi da essere una cosa sola.
Grazie Carlo! Questi sono veri amici!… Non chiediamo di abitare gomito a gomito, ma ci sproniamo a vivere quell’Unità che nasce dall’amore vero per chiunque ci vive accanto.
Ciao da p. Andrea
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Ponte di Pietra, Verona / Wikimedia Commons - Lo Scaligero, CC BY-SA 3.0
Chi è vicino
Immersi in Dio si vive talmente intimi tra noi da essere una cosa sola